La qualità della produzione, la famiglia come elemento di stabilità aziendale, il territorio come radice da cui trarre la linfa per continuare a crescere, l’innovazione e la creatività per guardare avanti. Tutto questo concentrato nel gruppo Trucco di Savigliano (Cuneo) a cui fanno capo i marchi Alpina, Boglietti e Julipet. Dunque un’azienda concentrata sull’abbigliamento per l’intimo, per i pigiami, per i costumi da bagno ed i copricostume/prendisole.
Agostino Trucco, responsabile commerciale dell’azienda di famiglia, rappresenta la quinta generazione anche se l’attività industriale è iniziata 71 anni orsono. E si è sviluppata per linee interne e per successive acquisizioni dei marchi che ora rappresentano l’attività dell’azienda cuneese che fattura 10 milioni di euro e che occupa oltre un centinaio di addetti tra Savigliano, una dozzina di negozi concentrati in Piemonte e il nuovo stabilimento aperto in Romania.
Una struttura snella ma pronta ad una nuova fase di crescita. Perché, attualmente, l’80% dei ricavi deriva dalle vendite in Italia mentre, in prospettiva, le esportazioni sono destinate a crescere considerevolmente. Una strategia che comporterà anche un diverso posizionamento dei marchi. Julipet continuerà a rappresentare l’alto di gamma, così come Alpina connoterà le produzioni più tradizionali e più famigliari. Mentre per Boglietti è previsto un salto verso l’alto di gamma soprattutto femminile.
Il tutto garantendo non solo la qualità assoluta nella fase di design e di confezionamento ma anche nella ricerca del materiale che deve essere composto da fibre naturali prevalentemente di origine italiana: lana, cotone, seta, lino. Con una cura artigianale assoluta sia da parte dei contoterzisti sia del personale interno.
Tra l’altro anche il ridottissimo turn over dei dipendenti rappresenta la solidità del legame tra azienda e territorio, con padri e figli che lavorano in contemporanea all’interno della Trucco. Perché si cresce tutti insieme se tutti credono alla bontà del progetto ed all’importanza della correttezza nei rapporti di lavoro.