Altri 40 miliardi di scostamento di bilancio. Come se fossero noccioline. E il deficit che vola all’11% mentre il debito è ormai a livelli da record. E tutto questo senza aver ancora investito un centesimo per far ripartire l’economia, per migliorare le prospettive sociali. Niente di niente. Si gioca esclusivamente in difesa creando voragini di debiti che andranno ripagati. Ma i ciuchini del Paese dei Balocchi non si preoccupano.
Loro, i ciuchini, si fidano di Speranza e degli esperti a gettone, si fidano del governo dei Migliori. Si fidano di chiunque pur di non affaticarsi a pensare. Beatamente idioti si lasciano trasportare verso il baratro con il sorriso ebete sotto la mascherina. Ed applaudono, felici, l’ennesimo buco di bilancio. Qualcuno, poi, lo pagherà. Sperando che siano sempre “gli altri” a pagare per tutti. E fingendo di non capire che “gli altri” sono loro, sono i loro figli.

Ma di fronte a questi ripetuti comportamenti del governo è sempre più difficile credere che si tratti solo di stupidità. Può valere per qualcuno, non per tutti. La distruzione sistematica dell’economia e della finanza italiana, l’attacco ai settori potenzialmente trainanti come il turismo, la riduzione del potere d’acquisto delle famiglie sono una ben precisa scelta strategica per arrivare alla svendita del Paese a prezzi di saldo.
Qualche magistrato ha provato ad avvisare che la guerra di Speranza contro il turismo e la ristorazione ha favorito nuovi interventi delle mafie. Nessuna reazione, d’altronde le truppe di Lamorgese sono impegnate a picchiare baristi e cuochi, mica possono occuparsi di quisquilie come le mafie.
Ma la mafia ha il pregio di distrarre l’attenzione dalle grandi operazioni portate avanti da colossi internazionali per acquisire le aziende italiane di maggior qualità. Ora è la volta di Cnh, pronta ad essere ceduta ai cinesi. Ed è già qualcosa di più e di meglio rispetto alla sorte che toccherà a molte altre aziende. Costrette a chiudere per un mix di incapacità manageriale e di provvedimenti assurdi dei governi. Per la felicità della concorrenza internazionale che si libererà dei competitori italiani senza neppur sprecare denaro per acquisire aziende con l’obiettivo di chiuderle ed eliminarle dal mercato.

Ci pensa il Conte ter a chiuderle. Con il sostegno degli esperti a gettone che continuano a raccomandare chiusure sino ad arrivare alla fermata definitiva della produzione.
Non era proprio questo che si intendeva con il piano di ripartenza e resilienza. Non era l’indebitamento per i ristori, ma erano gli investimenti per l’innovazione e lo sviluppo. Nel frattempo il +6% di Pil annunciato per il 2021 è stato ridimensionato a +4%. Ma non c’è da temere: con il governo dei Migliori riusciremo a scendere ulteriormente, per far contento il padrone americano che in Italia vuole solo camerieri per i turisti statunitensi, senza industrie strategiche, senza produttori di vini o salumi che infastidiscano le produzioni taroccate americane. Basta con l’Italia e spazio all’italian sounding.