Il Tg5, nella consueta veste di servizio al governo rosso giallo, esulta per la brillante performance della produzione industriale italiana a luglio. Perché, seguendo gli ordini del ministro Gualtieri, insiste a fare i confronti, non omogenei, con il mese precedente. Dunque anche il Tg berlusconiano scopre che, con più aziende aperte, si produce più di quando le fabbriche sono chiuse. Sorprendente!
Se, invece, ci si affida ai confronti corretti, quelli con il corrispondente mese del 2019, si può notare – come spiega Gian Primo Quagliano, presidente del Centro studi Promotor – che la serie storica delle variazioni rispetto allo stesso mese dell’anno precedente vede nel corso del 2020 un calo massimo del 41,6% in aprile a cui sono seguite contrazioni del 25,3% in maggio, dell’11,2% in giugno e dell’8% in luglio. Un calo anche a luglio, non una ripresa. Certo, fortunatamente la flessione si riduce e si cerca di tornare alla normalità nonostante il terrorismo di Stato.
Ma la totale mancanza di interventi strutturali seri ed efficaci da parte del governo degli Incapaci sta impedendo un vero rilancio. I consumi interni frenano per il timore di un futuro che non si riesce a scorgere, tra i fumi delle chiacchiere inutili dei ministri. Le esportazioni crollano, per la taccagneria di molti industriali e per la totale assenza di una politica economica e di una politica estera che sostenga le aziende. Mentre la magistratura italiana boicotta le attività all’estero dei grandi gruppi nazionali.
L’indispensabile riforma del fisco diventa ogni giorno meno indispensabile. La priorità è rappresentata dai mini banchi a rotelle. Salvate il soldato Azzolina, salvatela da se stessa, soprattutto. E salvate le giovani generazioni distrutte da questi Incapaci. Serve una riforma dell’industria, del terziario, dell’agricoltura. E invece si riforma la legge elettorale. Forse. Servono nuovi contratti di lavoro. E invece si inventa la buffonata dei navigator.
Ma il Tg5 berlusconiano non lo sa. Per Mimun l’importante è poter contare sui servizi antistorici di Olla, sul servilismo nei confronti di Zingaretti. Tutto il resto, per loro, è noia.
1 commento
Alla frase “tra i fumi delle chiacchiere inutili dei ministri” aggiungerei “e della finta opposizione”.
Perché, in realtà, allo stato dell’arte, non esiste un’efficace opposizione a questo (S) governo.