A partire dall’inizio dell’anno, fino allo scorso 20 luglio, gli Emirati Arabi Uniti, e in particolare le autorità di Dubai, hanno utilizzato ben 126 volte la tecnica del Cloud Seeding per scatenare violenti nubifragi sul loro territorio. Il procedimento è noto da anni: si tratta del “bombardamento” delle nuvole allo scopo di provocare precipitazioni atmosferiche.
La tecnica, definita anche “inseminazione delle nuvole”, è diventata pratica comune in Cina e, saltuariamente, viene impiegata anche dagli USA e dalla Francia.
Ma a Dubai si sono specializzati. Grazie a una consulenza avviata con l’università britannica di Reading, il capoluogo arabo beneficia ormai di un metodo d’avanguardia per generare la pioggia: non bombardamenti con ioduro d’argento, come si faceva in passato, ma scariche elettriche gestite da droni. Soltanto negli ultimi giorni, aerei e droni hanno provocato ben quattordici temporali.
Il sollievo per la terra è immediato, considerato che nelle ultime settimane nella zona il termometro ha sfiorato i cinquanta gradi. Tuttavia gli esperti hanno lanciato l’allarme: infatti i meteorologi, per quanto sempre più padroni della tecnica, non riescono ancora ad aprire e chiudere il rubinetto quando vogliono, né tantomeno a dosare il flusso dell’acqua. Di conseguenza negli ultimi giorni le piogge sono state molto più abbondanti del previsto, provocando anche crisi di panico tra i residenti e soprattutto tra gli automobilisti, poco abituati a guidare sotto l’acqua in una regione in cui la media delle precipitazioni è 78 millimetri annui a fronte degli 850 dell’Italia e dei 1200 del Regno Unito.
Ogni intervento costa un sacco di soldi. Circa 35 milioni di Euro per ognuno di essi. Però i benefici per la popolazione e per l’agricoltura fanno sì che il cloud seeding risulti molto più redditizio ed efficace degli impianti di desalinizzazione dell’acqua, il dispositivo più usato finora per cercare di combattere l’arsura (gli Emirati sono il secondo produttore di acqua desalinizzata, dietro i vicini sauditi). Ma tanto loro siedono su un mare di petrolio e l’energia e il denaro non gli manca di certo.
Nonostante ciò, sono molti coloro che cominciano a preoccuparsi per il proliferare di tali interventi. Il loro abuso pressoché quotidiano nei paesi arabi e in Cina ha sollevato parecchi dubbi sull’utilizzo di una pratica che, se usata in casi eccezionali può essere di beneficio, ma se impiegata in modo abituale potrebbe causare sconvolgimenti climatici anche in regioni molto distanti.
Si tratta della “teoria della farfalla”, secondo la quale “se una farfalla batte le ali a Pechino, a New York si scatena una tempesta”. Una teoria formulata e studiata sin dagli anni cinquanta che rientra nella cosiddetta “Teoria del Caos”. Ricordate Jurassic Park, il film di Spielberg tratto dal romanzo di Michael Crichton? Libro e film si basavano proprio su tale teoria.
E chissà che i nubifragi sempre più frequenti in Europa non siano provocati dalle ali non delle farfalle cinesi ma dai loro droni e da quelli di Dubai.
1 commento
Certamente tale possibilità è plausibile e potrebbe aver scatenato i nubifragi sopra Como. Si parla anche di guerre che oltre che batteriologiche, economiche e digitali sarebbero climatiche. Nella stessa Turchia praticano il Cloud seeding in agricoltura. Qui in Italia però il sistema degli appalti e della resistenza alla vanga ha generato disastri infiniti e in corso perché non vengono mai fatte le manutenzioni, se fatte sono a costo zero da tecnici usciti dalle scuole della Gelmini e no di Gentile, che fra un po’ prenderanno l’abilitazione senza esame. Solo un paragone: a Brindisi il monumento al Marinaio, opera monumentale e solida è stata fatta in un anno, a Como le autostrade di quelli che dopo il ponte Morandi dovevano andare a casa non si sa ancora quando termineranno i lavori per 6 km di strada da asfaltare e la mattina gli operai sono perennemente a prendere il caffè e intanto ci costa. E la Statale Regina è isolata per frane e a settembre era prevista la sua chiusura verso Menaggio. Una Valle isolata servita solo dalla Svizzera, dove non funziona internet, bancomat, servizi…che ne dite di un territorio autonomo? In regione Lombardia governa il partito delle autonomie o…delle chiacchiere?