Anche le divinità possono perdere.
Sua maestà Novak, infatti, non è riuscito nell’impresa di ottenere il ventunesimo torneo del Grande Slam superando così i suoi rivali Nadal e Federer (fermi a venti).
Il numero uno del ranking manca l’appuntamento con la storia e perde la finale degli Us Open contro il russo Daniil Medvedev con il punteggio di 4-6, 4-6, 4-6.
Il russo concede un solo set al primo del mondo interrompendo così la mostruosa striscia di 27 vittorie di fila ma, come si è soliti dire, è rimasto umile dichiarando, subito dopo la premiazione, che Novak “rimane il migliore di sempre!”.
Un Novak stranamente molto teso e nervoso che nel finale di partita riesce anche nell’impresa di distruggere la sua Head 360.
Se per Djokovic gli Us Open hanno un sapore amaro, il grande Slam americano ha donato al Tennis italiano un fantastico regalo.
Già perché i risultati del mitologico torneo hanno creato enormi scossoni al ranking mondiale Atp, certificando la meritorietà e la compattezza del panorama tennistico italiano.
Matteo Berrettini sale al settimo posto (posizione che potrebbe garantire un posto alle Atp Finals di Torino) mentre Sinner sale alla quattordicesima posizione seguito da Sonego (24), Fognini (32), Musetti (57) e Mager (66).
Notizie che fanno bene al cuore e allo spirito sportivo degli italiani che sempre di più, dopo le meraviglie viste alle Olimpiadi e Para olimpiadi, hanno capito che non esiste solo il calcio.