Animali mitologici e creature sovrannaturali arricchiscono, protagonisti di innumerevoli storie, i costumi e le tradizioni italiane. Questa penisola ha avuto, insieme alla Grecia, il ruolo di culla della civiltà occidentale e custodisce un vasto patrimonio composto di superstizioni medievali e leggende metropolitane.
Animali mitologici, un bestiario all’italiana
Il patrimonio folkloristico italiano è davvero ampio e vanta un bestiario vastissimo. Vi suggeriamo di approfondire, nel caso vi interessasse, le storie popolari appartenenti alle altre regioni qui. Scopriamo, però, la corposa serie di leggende riguardanti il Piemonte; caratterizzato da un’abbondante presenza di superstizioni e misteri.
Il Re di Biss
Il Re di Biss, letteralmente “Re dei serpenti”, è una bestia mitologica gigantesca la cui leggenda ha appassionato intere valli. Si narra che il suo sguardo diretto pietrificasse le vittime – un po’ come il Basilisco di Harry Potter, per intenderci. A Civasco si celebra, ancora oggi, la Notte del Re di Biss; fortunatamente, a dispetto del nome, durante questo evento si degustano cibi tipici e si assiste ad esibizioni di talentuosi musicisti del posto.

La Masca
“Masca” è un termine che sembrerebbe derivare dal longobardo e significa “anima di morto”. In Piemonte, ricco di borghi antichi, risuona spesso l’eco di storie di stregoneria, tramandate nel tempo. I popolani, infatti, erano soliti raccontare storie di diavoli e streghe; tra queste ultime spiccherebbero proprio le Masche. Diffuse tra Langhe, al Canavese e alle Valli Cuneesi sarebbero donne dotate di poteri sovraumani. La Masca appare come una donna normale, ma può trasformarsi in altri animali (si parla di gatti e pecore perlopiù) per avvicinarsi, senza dare nell’occhio, alle proprie vittime ignare. Secondo la leggenda, queste streghe avevano il dono dell’immortalità, ma non dell’estrema giovinezza: questo impediva loro di legarsi sentimentalmente a qualcuno e, per questo motivo, vivevano nei boschi.

Il Serpegatto
Il Serpegatto è una creatura misteriosa, avvistata per la prima volta nelle valli ossolane all’inizio degli anni ’90. Pare anzi che, durante un’escursione presso l’Alpe Lusentino, un viandante rinvenne delle ossa che raccolse e ricompose più tardi; scoprì che si trattava di un animale lungo circa 70 cm con un corpo da rettile e la testa di un mammifero. L’escursionista mostrò anche le ossa al Museo di Scienze Naturali di Milano, che non seppe trovare una risposta; fu così che il Serpegatto entrò a far parte del folklore piemontese. Chi l’ha visto lo dipinge come un serpente baffuto, in grado di nuotare e muoversi sulla terraferma.
Il Lago delle Streghe in Val d’Ossola
In provincia di Verbania, si narra una delle più antiche leggende tramandate in Piemonte: quella del Lago delle Streghe. La leggenda narra che una bellissima fanciulla, lasciata per un’altra dal suo amato, decise di togliersi la vita gettandosi nel lago. Prima di morire però, incontrò una vecchia che la scrutò a fondo, sino a vederle l’anima. La ragazza pregò la vecchia di aiutarla a riconquistare l’amato e la vecchia acconsentì; la condizione era che la stessa incontrasse un altro uomo prima di riavere l’amato. La vecchia condusse la ragazza in un cunicolo sotterraneo profondissimo e, raggiunta la caverna sotterranea, avvenne il fatto.
La fanciulla e le tre streghe si sedettero attorno al fuoco che ardeva sotto il pentolone e dissero alla ragazza di guardare in due piccole pozze d’acqua cristallina, formate dalle gocce che cadevano dalla roccia. In una la ragazza vide il volto del suo amato, prima nella sua giovinezza, bello come il sole, poi sempre più vecchio, con lo sguardo spento e la pelle raggrinzita. La ragazza rimase inorridita da quella visione e guardò nell’altra pozza: un signore bellissimo, trionfante dell’eterna giovinezza si materializzò dinanzi i suoi occhi. La ragazza capì subito il significato di quelle due visioni: da un lato il passeggero amore umano, dall’altro l’Amore Divino eterno. Pensò a lungo e alla fine scelse l’amore eterno, quello divino. Le streghe e la ragazza si misero a danzare e d’un tratto la caverna scomparve nel nulla e un bellissimo lago, il Lago delle Streghe, di acqua limpida, cristallina e fresca apparve come per incanto.
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