Basta scorrere le “pagine” di un qualsiasi Social, tra i più influenti. E non è possibile non accorgersene…
Dite un po’… quali sono le immagini che maggiormente ricorrono?
La guerra in Ucraina? Sbagliato.
Gli strascichi di polemiche su vaccini, segregazioni ( i politicamente corretti dicono lockdown) morti improvvise? Sbagliato.
La politica, Meloni e Schlein? Sbagliato.
Donne seminude in pose sexy, ventenni in cerca di gloria e milf panterone in cerca di… beh diciamo conforto e conferme? Sbagliato ancora.
Perché le vere star dell’universo mediatico sono loro. Gli animali. E, ovviamente, i nostri animali domestici. Cani e gatti. Cuccioli teneri e dolci un attesa di adozione. Esibizione della bellezza di particolari razze (per cani e gatti si può ancora dire senza incorrere nella censura antifascista )… scene buffe o cariche di affetto… ma sempre e comunque con loro al centro…
Tanto che certe volte mi viene da pensare che il nostro paese non sia diviso fra Destra e Sinistra, vegani e carnivori, ammiratori di Zelenski e fan di Putin, Milan e Inter o Lazio e Roma… ma tra gattofili e cinofili. Tra colori che amano i cani, e quelli che preferiscono i gatti.
Ed entrambe le fazioni sono sempre pronte a ribadire le loro ragioni.
Il cane è l’amico dell’uomo sin dall’alba dei tempi. Probabilmente già dai cacciatori raccoglitori del paleolitico. Compagno inseparabile. Nessuno ti amerà mai quanto il tuo cane… intelligente e fedele…
Ma vuoi mettere il gatto? Intelligente, indipendente, e così pulito… gli antichi egizi lo adoravano come un Dio… ci sarà una ragione, no? E poi quando fa le fusa… come ti rilassa. E i gatti hanno salvato Venezia dalla peste… accarezzare un gatto è il migliore anti-stress…
Insomma due partiti. Che talvolta, però, si incontrano. Visto che ci sono quelli che hanno il coraggio, e soprattutto lo spazio, di tenere insieme cani e gatti… e allora vai con le foto dei due animali, teoricamente nemici, che giocano, che dormono abbracciati… immagini che devono, obbligatoriamente, suscitare tenerezza… o perlomeno ohhh di meraviglia.
Niente di male. Se non un qualche dubbio sull’esibizionismo sotteso a questi post. Che è cosa tutta umana. Dei padroni. O meglio di coloro che tali si sentono. Perché in questo strano mondo – sempre più virtuale, e sempre meno reale – ciò che sembra contare davvero è l’esibizione della propria esistenza. Tutto, proprio tutto, deve venire pubblicizzato. Ciò che si mangia, i locali che si frequenta, gli stati d’animo gioiosi o tristi… l’inizio degli amori e la loro fine… persino i lutti più atroci.
E, naturalmente, i rapporti coi propri animali domestici.
Che, inevitabilmente, tendiamo ad umanizzare. Attribuendo loro sentimenti, pensieri, atteggiamenti che non sono che una proiezione dei nostri. E, di fatto, ignorando la loro autentica natura. Anzi, inconsciamente snaturandoli.
Non che gli animali non pensino. E che non abbiano i loro sentimenti, o, più esattamente, un loro sentire. Ma pensano e sentono in un modo totalmente diverso dal nostro. Soprattutto da quello di un uomo contemporaneo, che si è ormai quasi completamente alienato dalla natura. Cosa che, forse, un tempo era diversa. Perché animali ed uomini condividevano molto di più.
Oggi il nostro senso del tempo che scorre, della fugacità della vita, la paura del dolore e della morte ci rendono completamente estranei ai nostri, adorati, cuccioli.
Il gatto, il cane, semplicemente, vive. E quando sta in buona salute, una ciotola colma di cibo, acqua da bere, e magari, perché no?, una dose di coccole (senza esagerare, perché, poi, soprattutto il felino di scoccia) non si preoccupa. L’ansia per il futuro gli è estranea. Come la paura astratta.
Per altro, da Esopo in poi, noi abbiamo sempre visto negli animali domestici una sorta di proiezione, rappresentazione, delle nostre virtù e dei nostri vizi. Forse non è sbagliato. Forse davvero osservando i nostri animali possiamo comprendere meglio certi aspetti, in ombra, della nostra anima. Ma loro restano diversi da noi. Molto diversi. Perché la loro e la nostra realtà possono coincidere solo nelle, geniali, invenzioni di Walt Disney…
Ma ora, scusatemi, devo chiudere. È l’alba. E i miei tre gatti, Birbo, Kira e il piccolo Simba, mi hanno circondato. E mi fissano con sguardi severi. Ho dimenticato di dare loro da mangiare….
1 commento
Posso farle i complimenti? Troppo bello questo articolo. Mi e’ piaciuto moltissimo.
Grazie. Giuliana Daneo