TRAMONTO SUL LAGO. LA LUCE SI DIFFONDE CON TONALITÀ CHE VANNO DALL’ORO AL ROSSO, E IMPALLIDISCE. DOPO UN GRANDIOSO CRESCENDO DI COLORI, CHE, ALLA FINE, LASCIA TRASPARIRE LA FALCE DI LUNA.
“Gobba a ponente, Luna crescente” sussurra appena una voce accanto a me. Una voce incantata. Per il tramonto. Per la luna. E per la musica. Per la musica, soprattutto. Perché siamo a Levico, la sera del 25 Luglio. E sta iniziando il concerto “L’ Armonia dell’acqua”. Organizzata, sllla spiaggia della località termale della Valsugana dal Think Tank “Il Nodo di Gordio” e da “Voxpopuli” a contorno dell’annuale Workshop di studi geopolitici. Che prevede sempre un evento artistico e culturale.
I prati intorno sono gremiti di persone, sedute sull’erba . Alla faccia del COVID, che poteva far saltare tutto…e tanti dicevano che era una follia solo pensare di organizzare una tale cosa subito dopo la quarantena. E il direttore del Nodo, Daniele Lazzeri, alquanto folle lo è davvero. Ma un folle metodico e volitivo. Di quelli, per intenderci, che riscoprono leggendarie città sepolte.. Che non mollano. E così il Wks si è fatto. Ed anche il concerto sul lago. Oltre 1200 spettatori, per ascoltare musiche di grandi film, famose colonne sonore levarsi improvvise verso le stelle. E poi spegnersi, come immergendosi nelle acque del lago….
John William, Howard Shore, Klaus Badlet, Danny Elfmann… Su tutti, però, Ennio Morricone. L’Orchestra Giovanile Trentina, diretta dal Maestro Andrea Fuoli, evoca davanti ai nostri occhi le imprese mirabolanti di Indiana Jones, i tesi duelli dei Western di Sergio Leone, la tragedia delle Missioni gesuite in Paraguay…. La voce cristallina del soprano Katarzyna Medlarska, dialoga con gli strumenti…
I suoni evocano immagini. La magia della musica. Il potere del luogo. Che è luogo incantato. Solo contemplare la luna che si staglia sulle acque del lago, sempre più luminosa nella tenebra che scende, trasporta in un’altra dimensione. In un altro tempo…
“Hai visto le ortensie crescere lungo il sentiero che conduce al lago?” la voce è un sussurro. Per non disturbare la musica.
“Non sono… meravigliose?“
Sì. Lo sono. Ma in realtà, in una notte d’estate come questa, tutto è meraviglioso. Tutto è meraviglia, ed i giardini di Levico, con le loro penombre, sembrano usciti dal pennello di Waterhouse. Luoghi incantati, e una Dama, meglio una Signora del Sidh dalle chiome d’oro rosso che respira i profumi della sera. E dialoga coi fiori….
Le note inseguono le note. I pezzi si succedono, in un crescendo travolgente. Il tema di “C’era una volta in America” ci avvolge, in un intangibile abbraccio. Il mistero della musica. Mentre la Luna si fa sempre piu splendente. E le acque sempre più oscure.
Poi tutto finisce. Le note si inabissano nelle acque del lago. Forse ne serberanno L’armonia…. Gli applausi. Lazzeri si inginocchia innanzi al soprano. Segno di omaggio un po’ plateale, ma soprattutto esplosione di gioia. È andata. Ciò che tutti gli preannunciavano come un sicuro fallimento, è stato un successo….
“Non è tutto… davvero meraviglioso stanotte ? La Luna, il Lago, la musica… sono felice…” non è più un sussurro. La voce è tornata morbida e calda. Sognante.
La guardo.
Sì, dico, è tutto davvero meraviglioso questa notte.
Photo credits by Maria Infantino