“Aho’, hai visto la notizia? In Mongolia ce sta la peste dee Marmotte… È na minaccia peggio der Coronavirus… L’ho detto io che avemo aperto troppo presto.. Conte deve richiude’ tutto…
Lo guardo. Mezza età, portata molto male. Rozzo nel linguaggio e nei modi. Mascherina e guanti d’ordinanza. Atteggiamento, so tutto io e voi non sapete n caxxo…un coatto invecchiato. E non redento.
Mi scusi. Lei ha presente dove sta la Mongolia?
Si gira irritato.
“E certo che ce lo so… Che me vuoi da’ dell’ignorante? Sta.. . Sta, come se dice, sta là. Dalle parti dell’Africa… Ed è per questo ch’avemo da chiude li porti. Quelli, li mongoli, arrivano coi barconi. E ce portano la peste dee Marmotte….“
Torna a girarsi, e continua a sproloquiare di vaccini e di tener chiuse le scuole anche il prossimo anno….
Considerato che avrà una cinquantina d’anni, e che lui le scuole, quali che fossero, le deve aver fatte senza quarantena alcuna… beh, visti i risultati, forse sarebbe davvero meglio chiuderle per sempre…. tanto…
Tanto in Italia la geografia non la si studia, con rare meritevoli eccezioni non la si insegna. E sopratutto non la si sa. Non è colpa del Coronavirus e del lock down. Né, per una volta, del Governo Conte. Che, semmai, di tale abissale ignoranza è un prodotto. Con un Ministro degli Esteri – degli ESTERI sottolineo – che è convinto che la Serbia faccia parte dell’Unione Europea. Lo dice pubblicamente, e poi neppure si scusa. Perché come il nostro coatto con i mongoli dediti alla migrazione navale in massa, è convinto d’avere ragione lui… E poi chiediamoci perché a Berlino e Parigi ci pigliano per i fondelli…
Vabbè, mi si dirà. Mica che tutti gli altri popoli sono geografi provetti. Gli americani ad esempio… Alto là! È vero che l’americano medio sostanzialmente, e spesso felicemente, ignora cosa vi sia al di là dei confini degli States. E che l’estero, la geografia sia un indeterminato Hic sunt leones…. Come per altro la storia inizia con Colombo e tre Caravelle… Ma le élite che governano sono ben altra cosa. Loro storia e, soprattutto, geografia le conoscono benissimo. Non potrebbero, altrimenti, esercitare l’egemonia mondiale. Che esercitano. È così in tutti i paesi. Tranne che da noi. Nella nuova Italia dove l’uno vale uno. E dell’inettitudine e ignoranza felicemente al potere. Dove, appunto, si può ritenere più urgente il bonus monopattino che il rilancio della politica industriale…
Il problema dell’ignoranza della geografia, anzi che tale disciplina sia ormai irrisa e negletta a tutti i livelli, è ben più grave. Un popolo che non ha la minima idea della propria collocazione geografica è come un bambino afflitto da grave sindrome autistica, che si muove in modo sconclusionato e disordinato nello spazio circostante. Pericoloso per gli altri, e per se stesso.
La coscienza della propria dimensione geografica è fondamentale non solo per conoscere l’altro, ma anche, anzi soprattutto, per conoscere se stessi. Sapere di essere nel Mediterraneo è fondamentale, così come avere nozione di quali altri paesi, popoli, culture su questo mare si affacciano. In buona sostanza su quali siano i nostri vicini di casa. Che come diceva Andreotti, sempre più rimpianto dalle parti della Farnesina, non te li puoi scegliere.
Gli italiani, molti, viaggiano, o viaggiavano quando era loro concesso, mi si potrebbe ribattere. E viaggiare apre la mente… Uno dei luoghi comuni più stupidi e abusati. Ariosto viaggiò poco o niente, ma gli bastavano carte geografiche e mappamondi per capire. Per sapere. Uno stupido che viaggia resta sempre uno stupido. Si sposta, o meglio viene spostato da un luogo all’altro. Nella sostanza resta fermo. Fermo nel nulla. Perché chi non ha coscienza del suo spazio, dei limiti e dei luoghi della sua lingua e della sua cultura, vive, o meglio sopravvive, nel più assoluto nulla.
Una volta chiesi ad uno studente dove si trovasse la Cirenaica. Siccome biascicava frasi senza senso compiuto, gli dissi di indicarla sulla carta geografica. Puntò il dito tra Svezia e Finlandia.
Guarda gli dissi, probabilmente al Colonnello Gheddafi – all’epoca ancora vivo e attivo – la cosa non dispiacerebbe, visto che adora le stangone bionde. Ma la Cirenaica è una regione della Libia. In Nord Africa Maghreb…
E che mi serve saperlo? rispose il ragazzetto piccato .
Ti serve perché da lì arriva il petrolio con cui fai andare il motorino che ti ha regalato tuo padre. Ti serve perché da lì potrebbero arrivare molti problemi, che renderebbero insicura la città dove vivi, condizionando i tuoi comportamenti. Ti serve, soprattutto, perché se non sai dov’è la Libia, non sai neppure dove è l’Italia. E questo è come non conoscere il proprio indirizzo di casa. Come accade ai malati di Alzheimer. Che si perdono per le vie. E devono andare altri a cercarli e recuperarli….
Ecco, gli italiani non sono un popolo, ma un grosso agglomerato di malati di Alzheimer che non sanno più dove vivono, anche perché si limitano a sopravvivere. E non riconoscono casa loro. Ne ignorano la dimensione. I confini. Le vicinanze….
A chi governa non può non andare bene così.
In primo luogo perché è più facile ingannare e turlupinare un povero demente privo di punti di riferimento, di chi ha coscienza di sé, del proprio spazio e dei propri diritti.
In seconda istanza perché i cosiddetti “governanti” sono ignoranti quanto e più di coloro che pretendono di governare…
Mi aspetto che presto arrivi, via fb, un nuovo DPCM per bloccare l’arrivo di navi dalla Mongolia….
1 commento