Il centrodestra che rivolge un appello congiunto agli elettori affinché vadano ai seggi a scegliere il proprio simbolo è l’emblema di questo fallimento della politica politicante. Perché, in teoria, un cittadino dovrebbe sentirsi parte almeno della propria comunità territoriale. Magari non ha un amore per un’Italia atlantista, magari non si sente coinvolto da Regioni centraliste e lontane dalle realtà locali. Però almeno del proprio Comune ci si potrebbe e dovrebbe interessare.
Vuoi più verde? Vuoi le piste ciclabili? Vuoi parcheggi e viabilità più scorrevole? Vuoi una cultura che valorizzi il territorio o feste per promuovere le migrazioni senza controllo? Vuoi più turismo o più industria? Vuoi attrarre professionalità o preferisci braccia da sfruttare? Basterebbero amministrazioni in grado di ascoltare i propri cittadini, in grado di rispettare le promesse della campagna elettorale per spingere gli elettori verso le urne.
Invece no. I partiti scelgono candidati sbagliati ma, teoricamente, fedeli. Candidati invisi agli elettori del proprio schieramento. Ma chissenefrega degli elettori, le scelte si fanno nelle stanze dei partiti. La competenza è irrilevante, contano solo altri aspetti. Ed i sudditi devono farsene una ragione. Devono votare per dei perfetti incapaci, ma con il merito di aver leccato le pantofole del capataz del rispettivo partito. Aspiranti primi cittadini senza qualità, senza competenza, senza neanche un briciolo di simpatia. Però la Trimurti del centrodestra ordina di votare. Se la cantano, se la suonano e le segreterie sono prontissime ad indignarsi contro gli astensionisti nel caso di sconfitta del candidato imposto.
Perché le sconfitte non sono mai responsabilità del segretario che ha imposto un candidato sbagliato, ma dei sudditi che hanno rifiutato l’imposizione dello scemo del paese. Le sconfitte non dipendono neppure dai mancati apparentamenti ed alleanze tra le forze del centrodestra, ma dai sudditi che non hanno ignorato le liti interne alla Trimurti per spartirei le poltrone. È la politica, bellezza..