Le truppe di Lamorgese, unite a quelle di Appendino, sono impegnate nella caccia a chi osa violare i diktat sulla zona rossa. Con alcune eccezioni, ovviamente. Enrico Forzese, di Aliud (Fdi), ha documentato anche con foto le feste organizzate dal centro sociale Gabrio. Assembramenti che, evidentemente, non sono a rischio. Come tutte le attività che si svolgono nel centro sociale. Attività che assomigliano molto a quelle vietate a baristi, ristoratori, organizzatori di eventi.
Ma è solo una somiglianza, ovviamente. Se no le truppe di Lamorgese e Appendino interverrebbero subito. E poi si tratta della solita polemica politica. Chissà quanto gradita al candidato sindaco teoricamente del centrodestra.

Più difficile da digerire, invece, la protesta di Giorgio Marsiaj, presidente di quella Unione industriale di Torino che ha sempre flirtato con il centrosinistra prima e con i 5 Stelle poi. Questa volta, però, Marsiaj si è sentito preso in giro da un sindaco che banfa di sostegno al comparto turistico, massacrato dalle follie di Speranza e degli esperti a gettone, e poi reintroduce la tassa di soggiorno per affossare definitivamente un settore nel malaugurato caso in cui riuscisse a risollevarsi. Colpirne uno per educarne cento? Macché: colpirli tutti per far cassa e distruggere tutti gli operatori. Così possono essere trasformati in renitenti alla vanga in attesa di reddito di cittadinanza.
Sacrosanta la rabbia di Marsiaj, peccato che si paghino le conseguenze delle scelte scellerate di decenni proprio degli imprenditori subalpini.