La regina di Torino, Maria Antonietta Appendino, e sua maestà Luigi XVI Cirio hanno ammirato dalle finestre e dai balconi dei propri palazzi l’esibizione delle Frecce Tricolori che hanno sorvolato il centro della città. E le loro maestà si sono indignate per la presenza del popolo in piazza.
Quel popolo di straccioni che è approdato nei quartieri del potere e dei potenti perché, in periferia, le Frecce non hanno offerto spettacolo.
Dunque la madama reale ed il re del Piemonte non tollerano che il popolo osi divertirsi. Hanno già concesso, magnanimamente, che possa uscire di casa per lavorare e pagare le tasse per mantenere le loro maestà e le rispettive corti. Mica pretenderanno anche di svagarsi, di incontrare amici e morosi. Per questo le loro maestà hanno subito allertato il prefetto: non saranno tollerate altre iniziative di socialità. Il popolo si limiti a nutrirsi per essere in grado di lavorare con impegno e garantendo profitti agli azionisti. E se non si adegueranno, i 60.000 nuovi delatori vieteranno anche le brioches. Anche perché i soldi pubblici regalati dalla regina Appendino a renitenti alla vanga, spacciatori e prostitute, affinché facessero la spesa con i soldi di chi lavora, hanno ampliato ulteriormente la voragine nei conti del Comune. Che rischia il default.
Loro però, i potenti, resteranno a godersi gli spettacoli dai balconi dei palazzi antichi.