La Prima Guerra Mondiale vide sopraggiungere nuove armi; rappresentò infatti una svolta dal punto di vista tecnologico-bellico rispetto a come si era abituati a combattere fino al 1914. All’inizio del conflitto, uno spargimento di sangue della durata di 4 anni, nessuno si sarebbe aspettato di vedere una tale accelerazione tecnologica in fatto di armamenti.

Le armi della Prima Guerra Mondiale
L’artiglieria
Durante la Prima Guerra Mondiale l’utilizzo dell’artiglieria fu preponderante. Si passò ad avere 13 cannoni ogni 1000 soldati; una proporzione significativa (quasi raddoppiata dallo scoppio della guerra) resa possibile anche dal perfezionamento di meccanismi di carica e rinculo. Inoltre, si dotarono i cannoni di proiettili esplosivi studiati per raggiungere fino a 10 km di gittata.
La mitragliatrice fu un’altra fondamentale invenzione utile a sbarazzarsi della fanteria degli schieramenti nemici. Era essenziale per l’avanzata delle proprie truppe poiché, come sappiamo, la Prima Guerra Mondiale fu soprattutto un conflitto di logoramento, caratterizzato da lente avanzate.
Utilissime a colpire i nemici dall’alto, garantendosi una sorta di “effetto sorpresa”, furono le bombarde e lanciabombe. Il loro peso ridotto rendeva queste armi adatte sia alla trincea che all’avanzata della fanteria che, guadagnando terreno, se le portava appresso. Secondo l’Enciclopedia Treccani, infatti, l’esercito italiano, durante la prima guerra mondiale, fece costruire all’industria nazionale 7.000 tra bombarde e lanciabombe, 16.000 cannoni e 70 milioni di proietti.
L’aviazione
Sebbene l’idea di utilizzare velivoli aerei a scopi militari risalesse a ben prima della Prima Guerra Mondiale, fu solo a seguito dello scoppio di questo conflitto che l’idea fu messa in pratica. Gli aerei, dunque, si dimostrarono utili non solo a fornire importanti informazioni necessarie alle tattiche d’avanzamento – erano infatti muniti di macchine fotografiche a bordo per mappare le zone sorvolate – ma anche a colpire, sganciando bombe, gli sventurati nemici.
L’aereo passò dunque da essere un mezzo militare di dubbio utilizzo ad essere fondamentale a garantirsi la superiorità militare; un presupposto tattico necessario. Inizialmente, quando due aerei nemici si incontravano in volo i piloti si sparavano reciprocamente con carabine; a poco a poco i tedeschi installarono le mitragliatrici a bordo montandole sul motore: nacquero, così, i primi aerei da caccia.

I mezzi navali
L’avanzamento delle tecniche militari riguardò anche le modalità di combattimento via mare. Il miglioramento delle tecniche metallurgiche permise di migliorare le corazze dei cacciasommergibili. Si poté dunque contare su un’aumentata frequenza di tiro e calibro dei cannoni a bordo.
Nell’ambito degli apparati propulsivi, l’invenzione della turbina a vapore nel e il l’utilizzo del petrolio al posto del carbone come propellente, aumentarono notevolmente l’autonomia delle navi e le rese meno visibili grazie alla minore quantità di fumi di scarico. L’aumento di velocità ridusse l’entità della minaccia rappresentata dei sommergibili, arma di recente introduzione ma caratterizzata da lentezza d’immersione e scarsa autonomia.
Importanti le ripercussioni positive segnate dall’introduzione di radio e sonar; mentre la prima permetteva una più efficace comunicazione tra comparti militari, il secondo garantiva – anche se ancora a livello rudimentale – l’individuazione di unità sommerse. Cosa accadeva, a questo proposito, sotto il mare? Beh, la storia ci racconta che la guerra sottomarina serviva principalmente ad attaccare unità navali e commerciali. Famosa, infatti, la guerra sottomarina condotta dalla Germania conseguentemente al blocco imposto dagli Alleati.
Nuove tipologie di armi
Il maggiore problema derivante dalla tipologia di combattimento adottata, ovvero quella della trincea, era rappresentato dal fatto di “uscire” letteralmente dalla trincea. Per farlo era strettamente necessario aumentare la potenza di fuoco o, quantomeno, accrescere la mobilità dei soldati. A questo proposito, aumentò il numero di mitragliatrici e diminuì il loro ingombro; aumentò anche la diffusione di mortai e granate che garantirono una maggiore potenza di fuoco dell’artiglieria.
Com’è risaputo, durante la Prima Guerra Mondiale i tedeschi sperimentarono l’uso del gas tossico, mezzo di offesa che garantì dei risultati ottimali rispetto al precedente utilizzo di gas lacrimogeno. I tedeschi furono i primi ad avvalersene, dimostrando la loro superiorità in fatto di sperimentazione chimica.

Il carro armato fu forse l’invenzione più significativa in campo bellico; contribuì più di ogni altra arma al vantaggio degli Alleati che, compresa l’importanza di questo mezzo, ne aumentarono esponenzialmente la produzione. Il primo esemplare di carro armato concepito per fare parte dell’arsenale d’armi della Prima Guerra Mondiale fu costruito in Inghilterra. In ogni caso, furono proprio i tedeschi a confermare, a seguito del conflitto, che il loro ritardo nella produzione di mezzi corazzati fu loro fatale.
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