Ad ogni vittoria di Sofia Goggia, Marta Bassino, Federica Brignone la definizione di “Valanga Rosa” è quasi scontata. E non è neppure una novità, dal momento che era già stata utilizzata per Quario, Giordani, Gatta e Zini e ancora Bieler e Gamper. E poi ancora per Compagnoni e Kostner. Insomma, le ragazze dello sci alpino si sono distinte tra le porte ed in discesa, conquistando successi olimpici e mondiali. Però, a livello di immagine, la Valanga Azzurra è rimasta ineguagliabile.
Gros, Thoeni, Stricker, Schmalzl e Pietrogiovanna: cinque azzurri ai primi 5 posti nel Gigante di Coppa del mondo del 7 gennaio 1974. Nasceva così – grazie al giornalista Massimo Di Marco ed al ct Mario Corelli – la definizione che è rimasta nella storia dello sport e non solo dello sci. Meno di una settimana dopo, il 13 gennaio, Gros vinceva un altro Gigante davanti all’austriaco Hinterseer e poi Thoeni, Stricker e Schmalzl.
Ma la Valanga si imponeva in tutte le discipline, conquistando tutto ciò che era possibile conquistare. Con discesisti come Anzi, Besson, Plank (tutti e tre nei primi 5 pochi giorni dopo), Varallo e con Piero Gros, i due Thoeni (Gustavo e Rolando), i due Schmalzl (Helmut ed Eberhard), Pietrogiovanna, Radici, Stricker, Pegorari.
Sarebbero poi arrivati De Chiesa, lo sfortunatissimo David, Franco Bieler e Tiziano Bieller.
Ma il primo gruppo è quello che ha creato l’immagine vincente e scanzonata dello sci italiano. Ragazzi ventenni, in giro per il mondo, alcuni con una scelta ascetica e quasi monastica, altri pronti sempre a far casino come è normale a quell’età. Magari volando in Brasile – e non per ammirare le cascate di Iguazù o per rendere omaggio al Cristo Redentore – dopo gli ennesimi successi in Cile. E le avventure di Erwin e Rolando (autentici miti per i giovani di città alle prese con le prime fasi degli anni di piombo) non impedivano di affrontare discese ripidissime o paletti larghi e stretti. Vincendo immancabilmente.
Solo Tomba avrebbe ripercorso, anni dopo, le strade del genio e della sregolatezza, ma senza una squadra intorno con cui condividere la conquista del mondo dello sci.
Alla Valanga Azzurra sarà ora dedicata una linea di abbigliamento da sci che riprenderà appunto la definizione storica.
Linea indubbiamente “rétro” e prodotta, in edizione limitata, dal gruppo AnziBesson. I primi numeri saranno ovviamente riservati ai campioni di allora mentre gli appassionati potranno prenotare i propri capi di abbigliamento a partire da gennaio e sino ad aprile. In modo da poterli sfoggiare sulle piste nella stagione 2022/23.
Per evitare ogni imbarazzo a sciatori e tifosi, è stato assicurato che al momento della prenotazione non verrà richiesto il superamento di un esame di sci..