Tutto esaurito, ieri sera, alla cena solidale organizzata da Artaban onlus all’istituto Alberghiero Colombatto di Torino. “I giovani per i giovani”, ha spiegato Roberto Veglia, presidente di Artaban. Perché, con il sostegno dei docenti, sono stati gli studenti del Colombatto a preparare la cena, a servirla, ad occuparsi dell’accoglienza degli ospiti. Un impegno per aiutare gli studenti di Los Guatuzos, in Nicaragua.
Si tratta – spiega Veglia – di uno stretto lembo di territorio di frontiera, all’estremo sud del Nicaragua, isolato dal resto del Paese dal grande lago di Cocibolca e dal territorio di Costa Rica. L’area è costituita da terreni inondabili, fiumi di varie dimensioni, foreste pluviali e piccole vallate, dove esiste ancora una flora e una fauna molto rigogliosa, per ciò eletta “sito Ramsar” in base alla Convenzione omonima che riconosce ufficialmente le zone umide di importanza internazionale. Qui abitano oltre 800 famiglie che, in contrasto con la bellezza del territorio, vivono in situazione di povertà estrema a causa dell’abbandono assoluto in cui si trovano, dedite per lo più ad attività agricole di sussistenza.
Nel 2006, Giori Ferrazzi, rappresentante di Terre des hommes in Nicaragua, e Roberto Veglia identificarono uno spazio nella comunità di Papaturro che garantisse spazi adeguati allo studio e per attività sociali, e fosse anche uno spazio di accoglienza per i giovani studenti che frequentavano l’unica scuola secondaria della zona. Il costo iniziale non superava i 2.500 euro, ma in pochi mesi si trasformò in una grande realtà, grazie a due spaziosi dormitori per 40 studenti e studentesse, un amplio salone multiuso, una cucina attrezzata, bagni, docce, pozzo e pannelli fotovoltaici, con una spesa che ha superato il tetto dei 30.000 euro.
Da allora molto è stato realizzato in questi 16 anni.
“Con l’espulsione dal Nicaragua di tutte le ONG (entro 72 ore dalla comunicazione), decretato dal governo sandinista di Daniel Ortega, temevamo – prosegue Veglia – che anche a noi di Artaban fosse precluso ogni ulteriore intervento di cooperazione. Con il progetto “A la escuela con botas y capotes” (a scuola con stivali e mantelli, ma l’iniziativa include molto altro), ARTABAN ONLUS ha potuto ripartire grazie alla sinergia con la ONG locale “PROCAVIN-Asociación Promoviendo Cambios para una Vida Nueva”, in linea con quanto realizzato negli anni passati e contribuendo nuovamente al mantenimento e alla promozione scolastica, nonché alla salvaguardia della salute di 200 bambine, bambini e adolescenti che vivono e studiano in otto comarche (comunità rurali) di Los Guatuzos.
Abbiamo dunque fornito ai 200 bambini e adolescenti del territorio – divisi in parti uguali tra maschi e femmine – un kit di protezione (stivali di gomma, zoccoli, ombrello e zanzariere) per ripararsi dalle piogge e dai loro effetti (influenza, febbre, dengue, malaria e altro), sia nelle loro case che sulle strade per raggiungere le scuole dei loro distretti: uno stimolo a frequentare attivamente e in presenza, con qualunque tempo, le lezioni in classe. Tant’è che buona parte di loro partecipano ora anche a corsi di artigianato con prodotti riciclati (con al termine una mostra dei lavori da loro realizzati) e con colloqui educativi come complemento al loro processo di cura globale”.
Per tutti sono inoltre previste visite periodiche nelle loro scuole e nelle loro case per monitorarne frequenza scolastica e condizioni di salute, con la supervisione constante di “promotori” di Procavin che vivono in loco e con il contestuale coinvolgimento di una commissione di 10 genitori.
Questo e altri progetti sono supportati con serate di solidarietà come questa ed in particolare con i proventi del 5 per mille. Nel periodo 2021/2022 – conclude Veglia – abbiamo infatti finanziato: la 2^ fase del progetto “Lana Andina” a favore delle donne di Cachi Alto (Ecuador); l’officina didattica di riparazione biciclette per fornire capacità lavorative ad un gruppo di giovani nicaraguensi; la fornitura ed installazione di pannelli solari ad uso della scuola elementare di Sandia, da noi totalmente ricostruita o ristrutturata; sostenuto i corsi professionali di taglio e cucito a Koudougou in Burkina Faso, legalmente riconosciuti dallo Stato; sostituito le zanzariere a porte e finestre dei reparti di degenza e degli ambulatori all’ospedale CMA di Nanoro (Burkina Faso)”.
1 commento
Bellissima iniziativa degli studenti dell’istituto alberghiero COLOMBATTO
Purtroppo nel mondo i partiti di sinistra ed i dittatori che si ispirano a tali ideologie totalmente SBAGLIATE, costringono i loro popoli a vivere nella povertà e nella totale indigenza.
QUELLO CHE STUPISCE MAGGIORMNENTE E CHE IN ITALIA VI SIANO TROPPE PERSONE IGNORANTI, CHE VOTANO IL PARTITO DEMOCRATO CHE CONDIVIDE LE IDEOLOGIE DI QUESTO PESSIMO DITTATORE.