Dal 2004 l’associazione culturale Harambee Arte Kunst, acronimo hakassociati, organizza la BAM PIEMONTE PROJECT Biennale d’arte Moderna e contemporanea del Piemonte.
La manifestazione, giunta alla sua ottava edizione, si terrà quest’anno dal 5 ottobre al 2 dicembre presso la Casa del Conte Verde di Rivoli e avrà come titolo “Anni’90 : il decennio delle illusioni”.
La rassegna itinerante, che si rinnova completamente di biennio in biennio, ha toccato negli anni diversi e prestigiosi spazi espositivi di molte città piemontesi, da Villa Giulia a Verbania, al castello di Roccolo a Busca, dal Palazzo Lomellini di Carmagnola al Museo del Vajro di Chieri, e approda quest’anno in uno dei pochi palazzi quattrocenteschi che siano sopravvissuti in Piemonte.
La mostra rappresenta l’occasione per presentare al pubblico degli appassionati e di coloro che sono sensibili all’evoluzione culturale del territorio, una serie di autori che rappresentano il meglio nell’ambito delle arti figurative.
Come detto, l’edizione di quest’anno sarà incentrata sugli Anni ’90 del secolo scorso. Secondo il curatore Edoardo Di Mauro, che ben conosce per esperienza diretta quegli anni, insieme al Direttore Artistico Riccardo Ghirardini, “gli anni Novanta sono stati una grande occasione perduta, da molti punti di vista”.
Per questo motivo la mostra “fornirà una visione il più possibile esaustiva di quel periodo, da un punto di vista artistico, sottolineando, con costruttiva vis polemica, come quelli siano stati anni di qualità ed innovazione nella ricerca, ma di pari come queste doti siano state interdette, almeno temporaneamente, dai limiti di un sistema che implodeva su se stesso, generando negative conseguenze che viviamo a tutt’oggi”.
In quegl’anni, anche a causa di un’implosione della “società civile”, l’arte fece fatica ad uscire “dai fasti meritati di Arte Povera e Transavanguardia, adeguandosi ad uno status quo fatto di epigonismo e di passiva adesione ai canoni di una globalizzazione culturale che allora iniziava a manifestarsi, al contrario di quanto seppero fare altri paesi come Stati Uniti e Regno Unito”.
Le cose sono cambiate nel decennio successivo “grazie agli effetti della rivoluzione tecnologica del web, che ha impedito censure ed omissioni. Tra molte incertezze e criticità sono anche emerse concrete speranze di una lettura corretta delle esperienze del presente e di quelle del recente passato, a cui queste ultime inevitabilmente si collegano”.
Tra gli artisti invitati figurano Corrado Bonomi, Theo Gallino, Salvatore Zito, Maura Banfo, Giulia Caira, Monica Carocci, Daniele Galliano, Sergio Cascavilla, Enrico De Paris, Mercurio, Riccardo Ghirardini, Dario Ghibaudo, Marzia Migliora, Botto & Bruno, Enrica Borghi, Francesco Di Lernia, Matilde Domestico, Paola Gandini, Enrico Iuliano, Domenico Borrelli, Paolo Grassino, Luisa Rabbia, Gianluca Rosso, Stefano Martino, Carlo Gloria, Ennio Bertrand, Ornella Rovera, Claudia Tamburelli, Luisa Valentini, Paola Risoli, Alessandro Rivoir, Paolo Leonardo.
La mostra sarà aperta a tutti e completamente gratuita in quanto, come afferma il Direttore Artistico Ghirardini, “non si può pretendere che la gente vada all’arte, ma è l’arte che deve andare dalla gente”.