Grazie ad Asia Argento, Massimo Giletti nelle ultime due settimane ha fatto il botto.
Nel suo Non è l’Arena, complici luci di d’ursiana memoria e confidenze scabrose, domenica 30 ottobre ha piazzato un bell’8,7% di share.
Le confessioni private (e provate) di Jimmy Bennet e dell’attrice italiana sono sulla bocca di tutti (o quasi).
Quella di Asia è stata un’ intervista apprezzabile, con climax a notte inoltrata (dell’”assalto” si è parlato solo dopo mezzanotte) e un’Asia Argento tutto sommato tranquilla, anche se visibilmente provata.
A differenza di Bennet, risponde a tutte le domande.
Non si tira indietro e replica punto per punto.
Un fiume in piena: Weinstein, Bourdain, Bennet, XFactor, prole, #metoo, eccetera eccetera.
E all’indomani della conversazione, la solita vagonata di giudizi (e insulti) non richiesti.
Come quelli del brillante Salvo Sottile.
Perché il giornalista, genio del male, si chiede com’è possibile che tutti vogliano saltarle addosso.
E interrogativo, si pone il dubbio amletico: «Logica vuole che se uno abusa di me contro la mia volontà dopo il sesso “forzato” non ci faccio un selfie insieme con gli occhi languidi, né ci vado dopo a mangiare. Gli do semmai due calci nel sedere»
Salvo Sottile, giornalista di lungo corso (dal TG5 di Mentana a Rai Tre dove conduce Prima dell’Alba), dovrebbe saperlo: durante uno stupro, le donne spesso si immobilizzano.
Una forma di adattamento sia fisiologica che psicologica.
Tradotto, significa “ti lascio fare, spero tu non mi faccia ulteriormente del male, fai quello che devi e vattene. Non uccidermi”.
Una risposta di tipo fight-freeze che provoca una sorta di paralisi indotta.
Incredibile come, nel 2018, si debbano ancora mettere i puntini sulle i.
E Asia i puntini li mette eccome. In un messaggio privato risponde alle istanze:
è meglio che ti stai muto, cogl***
Ma Sottile/Cattivissimo Me, che fa? Pubblica il contenuto del messaggio. Sempre privato eh.
Perché ormai funziona così, diamo tutto in pasto alla folla festante. Buttiamo tutto nell’arena.
Quello che più mi disorienta però, sono i contenuti (e gli aggettivi) di alcuni articoli pubblicati in rete.
In molti parlano di look “castigato” (un tubino nero semplicissimo) ma basta fare qualche ricerca per scoprire come la mise di Asia, è più o meno la stessa da diverso tempo.
Indossava un abito molto simile allo scorso Festival di Cannes.
Il Festival dove durante un intenso discorso, puntava il dito contro i (presunti) molestatori presenti in sala. Gli stessi che probabilmente la stavano per applaudire di lì a poco.
Qualcun altro le affibbia aggettivi tipo “addomesticata” o “mansueta”.
Come gli elefanti di Moira Orfei.
La verità è che l’hanno attaccata tutti.
Chi per il taglio di capelli, chi per il presunto talento, chi per la sua fama trasgressiva.
L’ha attaccata il pubblico, l’hanno attaccata i tabloid.
L’hanno incolpata per il suicidio del compagno.
Licenziata da Sky.
Accusata di stupro.
La strega fallita Rose McGowan, sua (ex)grande amica è passata da un salotto all’altro additandola come pedofila.
Salvo poi scusarsi. “Avevo frainteso”.
Ma qui ci sono due attori: Jimmy Bennet, attore fallito, che a fronte di un’ingente somma di denaro promette silenzio assoluto ( patto di riservatezza).
E Asia Argento, paladina del movimento #meeto, controversa, libera, amata e odiata.
E poi ci sono i fatti: un rapporto sessuale contra legem perché consumatosi nella bigotta California.
A quanto pare, lì ci si accoppia solo una volta raggiunta la maggiore età.
Per tutto il resto c’è MasterCard.
In ogni caso, consumare con un quasi diciottenne, lì è reato (per dire, in Italia, l’età del consenso è di 14 anni).
Ora, può una donna violentare un uomo?
Quando si parla di questo argomento, mi vengono sempre in mente il ghigno di Kathy Bates (Misery non deve morire) e gli occhi di Lisbeth (Uomini che odiano le donne).
Di quest’ultimo, una sequenza in particolare: Lisbeth, viene stuprata dal suo nuovo tutore e, in tutta risposta, lei porta in scena lo spettacolo di una violenza quasi catartica.
Organizza una trappola violentandolo a sua volta. Lo costringe a terra, legato, marchiandolo come una bestia.
Mi ripeto la domanda: può una donna stuprare un uomo? Probabilmente sì.
Ma siamo sicuri sia questo il caso?
Parliamoci chiaro: Asia può piacere oppure no. Possiamo criticare le sue performance, discutere del suo aspetto fisico, contestare l’audacia di alcune sue dichiarazioni.
Può starci simpatica, antipatica o indifferente.
Personalmente, non l’ho mai trovata particolarmente simpatica o talentuosa.
Mi è sempre stata abbastanza indifferente.
Sì, ha avuto un rapporto sessuale con Bennet ma, onestamente, non sta a me giudicare.
E di una cosa però sono certa: ha più palle di qualsiasi omuncolo insipido e afflitto dalla vita.
Bennet compreso. Fatevene una ragione.