En attendant Godot. No, non è Godot che aspettano a Torino, ma il misterioso candidato della lista Rinascimento, quella legata a Vittorio Sgarbi. Il critico d’arte aveva annunciato la sua visita nella capitale subalpina per presentare la sua lista. Ma non se n’è fatto nulla. Desaparecido lui, svanita la sua lista. Eppure, alle elezioni comunali di Aosta dello scorso anno, Rinascimento aveva trionfato al primo turno e solo l’immancabile stupidità del centrodestra – che, insieme a Rinascimento, aveva abbondantemente superato il 50% al primo turno – ha fatto sì che al ballottaggio vincesse la sinistra del malgoverno.

Visto il candidato mascherato del centrodestra torinese – Damilano che si circonda di tutti i sinistri in cerca di poltrone – lo spazio per un movimento legato a Sgarbi non mancherebbe. Però occorrerebbe perlomeno presentarlo, o anche solo annunciarlo. Perché alle amministrative non funziona come alle politiche, quando Sgarbi annuncia immancabilmente la presentazione di una lista, per poi rinunciare in cambio di una candidatura blindata in Forza Italia.
Il voto di Aosta ha dimostrato che Rinascimento può non essere un bluff, può vincere. Però occorrerebbe crederci, bisognerebbe impegnarsi. Invece si è fermi alla dichiarazione di un futuro arrivo a Torino di Sgarbi. E il centrodestra deve accontentarsi del candidato mascherato, in attesa di ricominciare il suo tour nei ristoranti.