“Libertà è partecipazione”, cantava Giorgio Gaber. Certo, esiste anche la libertà di NON partecipare. Come esiste la libertà di non informarsi, di non conoscere, di non sapere. In fondo anche l’ignoranza ha un suo perché: ci si arrabbia di meno, non ci si stressa, si dedica il proprio tempo a fare altro. Si possono impegnare le ore per lavorare di più, per una cena con gli amici, per una partita a calcetto, per dedicarsi ai figli, per un incontro romantico. Assoluta libertà di scelta.
Però, dopo, non si può cadere dal pero scoprendo che il mondo nel frattempo è cambiato, che è cambiato il lavoro, che sono cambiate le condizioni e le situazioni. E, soprattutto, non ha senso DOPO andarsi a lamentare perché il mondo non si è fermato ad aspettare.
Lunedì 15 maggio, alle 9,30, nella Sala Agorà dell’Incubatore Imprese Innovative del Politecnico di Torino (in via Boggio 59), l’Aparc Usarci svolgerà la sua assemblea annuale. E Gianni Di Pietro (presidente nazionale Usarci), Antonello Marzolla (segretario generale Usarci) e Marcello Gribaldo (presidente Aparc) si confronteranno con Nicola Scarlatelli (presidente CNA Torino) e Giancarlo Banchieri (presidente Confesercenti Torino e provincia).
Già la scelta di aprire l’assemblea degli agenti di commercio ad altre realtà è un segnale della volontà di raggruppare le forze per affrontare un cambiamento che non arriverà chissà quando ma che è già in atto.
Sta cambiando la categoria degli agenti, sta cambiando il rapporto con le mandanti, stanno cambiando le condizioni di lavoro e le prospettive. Ci si interroga ancora sugli effetti del commercio online mentre le nuove sfide sono già passate sulle ricadute dell’intelligenza artificiale. Tutto ciò comporterà una modifica radicale del lavoro degli agenti, forse anche una riduzione numerica mentre si richiederà la capacità di affrontare nuovi settori dell’economia.
Ma cambierà anche l’approccio delle piccole imprese, degli artigiani che non potranno più continuare ad evitare gli investimenti su un agente di commercio nella convinzione, sempre più errata, di riuscire a fare tutto da soli.
Per questo l’assemblea Aparc Usarci diventa importante. Perché è l’occasione per illustrare il cambiamento, per confrontarsi con le controparti, per avanzare proposte. Oppure si può decidere di fare altro, di occuparsi della routine quotidiana. Pensando di risolvere i problemi che arriveranno con qualche strillo in più, con una lamentela nuova, con qualche protesta sterile.