Poteva mancare Carlo De Benedetti nel coro di chi mette in guardia contro il pericolo fascista rappresentato da Giorgia Meloni? Certo che no! Ma De Benedetti chi? Quello che ha distrutto l’Olivetti scaricando sul settore pubblico migliaia di esuberi? Sì proprio lui. Ed è meglio tralasciare tutti gli altri episodi che lo hanno visto protagonista. Ma per Aldo Cazzullo, che lo ha intervistato per il Corriere della Sera di Urbano Cairo, l’Ingegnere resta un faro del pensiero economico e politico. Adesso anche storico, dal momento che il finanziere si lancia in considerazioni sul fascismo.
Oddio, “considerazioni” è probabilmente una definizione eccessiva per la serie di banalità che non avrebbero ospitalità neppure al bar dello sport più sfigato. Ma a Cazzullo va bene così e trasforma l’Ingegnere in un rivale di Erodoto e Tito Livio.
Ed allora vai con gli avvertimenti. In caso di successo dell’iper atlantista Meloni, l’amministrazione Usa sarebbe molto preoccupata. Lo hanno detto proprio a lui, De Benedetti, fonti della stessa amministrazione. E l’Italia diventerebbe come l’Ungheria di Orban, un Paese paria. Anzi, salterebbe l’intera Unione Europea perché il Francia c’è Marine Le Pen con il 42% dei consensi (esagera un po’, l’Ingegnere..) ed in Germania c’è Afd (che ha molti meno voti, ma su questo glissa). Dunque se si tollera l’opposizione, si finisce con le camicie nere che sfilano sotto l’Arco di Trionfo, davanti alla Porta di Brandeburgo, lungo i Fori Imperiali.
No, non in camicia nera, concede De Benedetti. Ma la storia personale di Giorgia Meloni è comunque quella, assicura. E lo ha dimostrato in Spagna, intervenendo ad un comizio di Vox. Insomma, la Pina della Garbatella terrorizza il povero distruttore dell’Olivetti. E non va meglio con Salvini, personaggio da bar sport, secondo De Benedetti che evidentemente se lo è trovato di fronte a giocare a Tressette.
Il problema non è ciò che pensa l’anziano Ingegnere. Il problema è che se si comincia così, Cazzullo avrà grandi difficoltà nel trovare un crescendo di banalità assortite del medesimo livello. Intervisterà qualche stilista per spiegare che il mondo della moda condanna l’abbigliamento della Pina? Un esperto alimentare per sostenere che l’Europa non può sopravvivere se un leader italiano mangia la coda alla vaccinara? Un amico del cugino di uno che, su una panchina dei giardinetti a Milano, ha ascoltato una conversazione di un kazaco che sosteneva di conoscere un russo che sapeva che Putin è innamorato di Giorgia Meloni?
Sarà una campagna elettorale condotta con assoluto sprezzo del ridicolo.