Pericoloso, molto pericoloso.
Un convegno – articolato su panel che spaziavano dal lavoro all’arte, dall’industria metalmeccanica al business della bellezza – richiama 150 persone in un pomeriggio lavorativo a Torino. E con relatori che rappresentavano i vertici di aziende come Sabelt, Great Place to Work, Cornaglia, Queencar, Peyrano, Flu, Skinlabo. O artisti come Daniele Ratti e Nazareno Biondo. E ancora supersperti di Google e dell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria. Tutta gente che, a quell’ora, è abituata a lavorare in azienda o in laboratorio ma che ha deciso di dedicare un pomeriggio al confronto, al dibattito. In presenza.
E pochi giorni prima, in Trentino, i sindaci dei paesi e paesini della Valsugana hanno ospitato un tour di incontri con esperti di politica internazionale per un confronto diretto sulla realtà così mal raccontata dai media di regime. Sindaci, ma anche le scuole, con studenti attenti ed interessati.
Merito, certo, degli organizzatori. Leading Law Notai e Avvocati, a Torino. Daniele Lazzeri e il suo Nodo di Gordio, in Trentino. Ma il loro merito principale – al di là della capacità di coinvolgere relatori di prestigio ed interessanti – è stato quello di comprendere che il clima generale sta cambiando. È già cambiato, almeno in parte. La narrazione a senso unico fornita dal Ministero della Verità non basta più. Non convince più. I talk show televisivi hanno ormai la stessa credibilità di un biglietto da 7 euro e 50. Menzogne a raffica, ricostruzioni false, teorie demenziali, faziosità senza confini.
Ed allora ritorna la voglia di incontrarsi di persona. Con persone credibili. Che abbiano esperienza e siano riconosciute come esempi di onestà e correttezza. Incontri non più mediati da piattaforme come Zoom o Skype. Ma la possibilità di parlarsi direttamente, guardandosi negli occhi per comprendere se chi parla sta mentendo. La possibilità di porre domande, di approfondire argomenti.
Non vale solo per il pubblico esterno. Diventa fondamentale anche per chi fa parte di un gruppo, di un’azienda, trovare tempi e spazi per scambiarsi idee, progetti, considerazioni. Non solo intorno al tavolo delle riunioni ma anche intorno a un tavolo imbandito, tra un bicchiere di vino e qualcosa da spiluccare. Ed una grande realtà come Global Group Consulting si inventa anche un Club dove potersi incontrare per scopi ricreativi e di svago. Perché è anche nei momenti di relax che si costruisce il gruppo, che si rafforzano i rapporti, che nascono nuove idee.
Tutto molto pericoloso per chi utilizza il Ministero della Verità per impedire che il pensiero libero possa svilupparsi mettendo a rischio il pensiero unico obbligatorio. Così facile da tutelare quando si riesce a trasformare le persone in monadi senza rapporti, così difficile da imporre quando le idee libere cominciano a circolare.