Dopo 3 flop consecutivi la Calabria attende ancora un commissario alla sanità in Regione, al vaglio in queste ore La Rosa dei candidati
La situazione calabrese
La Calabria ci riprova per la quarta volta: 3 dimissioni in dieci giorni sono tante, soprattutto per una regione che arriva a toccare quota 1.000 casi al giorno. Conte cerca di accelerare per chiudere la partita entro il fine settimana e fissa un incontro del Consiglio dei ministri per venerdì.
Il Primo Ministro ha già fatto un mea culpa pubblico per il caos generato dalle tre nomine precedenti: questa volta non sarà concesso sbagliare.
Le 3 dimissioni
Il primo commissario, Cotticelli, era finito sulle prime pagine di tutti i quotidiani per le sue dichiarazioni piuttosto imbarazzanti riguardo il piano covid calabrese: in un intervista alla Rai alle domande del giornalista riguardo lo stato dei lavori aveva lasciato intendere di non aver minimamente seguito la questione, nonostante fosse di sua competenza.
A seguire Zuccatelli, con la sua memorabile gaffe sulle mascherine che non servono ad un ca**o e sul virus che, a detta sua, si trasmetterebbe solo attraverso lo scambio di lunghi baci.
Siamo arrivati poi a Gaudio, ultimo personaggio nominato da Conte a commissario della sanità, il quale avrebbe prontamente declinato l’invito.
I candidati alla nomina
Al momento sul tavolo ci sono parecchi nomi: nella rosa dei possibili commissari, spicca quello di Federico Maurizio D’Andrea, cosentino che vive a Milano con un passato a metà tra la finanza (è stato colonnello delle Fiamme gialle ai tempi di Mani Pulite. E mentre la Calabria pubblica un bollettino di 936 contagiati, c’è già chi inizia ad avere dei dubbi sulle nomine avvenute fino a questo momento, mentre i più ironici rompono il ghiaccio parlando della “maledizione del commissario”.