Migliaia di euro sprecati per una causa inutile. Conclusa, un giorno prima del verdetto finale, con una vergognosa ritirata per nulla strategica. Il comune di Elva, sulle montagne occitane del cuneese, ha così finalmente ottenuto il via libera per i finanziamenti legati al bando dei borghi. Perdendo comunque 4 preziosi mesi di lavoro. E considerando i tempi contingentati del Pnrr, 4 mesi sono estremamente importanti.
Ma ad Ostana, comune delle medesime Alpi occitano cuneesi, non avevano accettato l’idea di aver perso il confronto con un altro paese. Proprio loro che, con l’appoggio dell’Uncem e del Pd, avevano continuato ad incassare denaro pubblico a profusione per una serie di progetti. Com’era possibile aver perso? Nonostante il sostegno di un noto docente universitario sempre protagonista?
Così erano partiti i ricorsi, tra l’indignazione generale dell’intero territorio montano. Ma il sindaco è andato avanti nella crociata contro chi aveva avuto l’ardire di sfidare Ostana e, per di più, di vincere. Un’offesa insostenibile. Da lavare con una sentenza del Tar. E invece anche il Tar ha premiato Elva.
Finita qui? Ma neanche per sbaglio! C’è il Consiglio di Stato. E allora vai con altre spese ed altro tempo sprecato. Salvo, all’ultimo momento, ritirarsi per evitare la sconfitta ufficiale.
Quanto è costato l’accanimento terapeutico ai cittadini di Ostana? Forse le spese dovrebbe accollarsele il sindaco. E pagare anche quelle che ha dovuto sostenere Elva per difendersi dai ricorsi finiti nel nulla. Ma, ovviamente, chi ha dato ha dato e Ostana cercherà di farsi risarcire con altri soldi pubblici. Perché i preferiti dall’Uncem non possono tollerare una sconfitta.