Eh sì, c’è la crisi. In Italia, in Europa e pure nel mondo. Il commercio frena per i dazi di Trump e per le follie sull’austerità della Commissione europea.
Boccia frigna un giorno sì e l’altro pure. Forza Botulino ed il Pd ripetono prima e dopo i pasti che l’occupazione crolla e la produzione precipita. Poi arriva Marco Boglione a presiedere il consiglio di amministrazione di BasicNet e si scopre che ci sono gruppi che, nel primo semestre di quest’anno, sono cresciuti nonostante le dichiarazioni di Bernini e DeMicheli.
Ed allora vediamo in sintesi i risultati di BasicNet, il gruppo torinese a cui fanno capo marchi quali Kappa, Robe di Kappa, K-way, Superga:
• vendite aggregate di prodotti recanti i marchi del Gruppo, sviluppate nel Mondo dal Network dei licenziatari a 484,8 milioni di Euro, in crescita del 21,6% a cambi correnti (+17,5% a cambi costanti) così ripartite:
- vendite dei licenziatari commerciali a 350 milioni di Euro, 285,1 milioni al 30 giugno 2018, +22,8% a cambi correnti (+19,7% a cambi costanti), a fronte delle quali sono maturate royalties per complessivi 29 milioni di Euro (25,7 milioni di Euro nel 2018);
- vendite dei licenziatari produttivi a 134,9 milioni di Euro, 113,7 milioni al 30 giugno 2018, +18,6% a cambi correnti (+11,8% a cambi costanti);
- prosegue la crescita del mercato europeo +18%. Importante sviluppo del mercato americano +54,8% e forte ripresa dei mercati di Medio Oriente e Africa +46,2%. I mercati asiatici e l’Oceania registrano una crescita dell’11,6%;
• il fatturato consolidato, rappresentato dalle royalties attive, dalle commissioni di sourcing e dalle vendite realizzate da BasicItalia S.p.A., BasicRetail S.r.l. e da Kappa Europe si attesta a 137,8 milioni di Euro (92,7 milioni di Euro nel 2018), in crescita del 48,6% a cambi correnti (47,9% a cambi costanti). La crescita è stata favorita dalla variazione di perimetro legata all’acquisizione del Gruppo francese Sport Finance (ora Kappa Europe) , al netto della quale il fatturato consolidato ha registrato una crescita, rispetto al primo semestre 2018, del 15,2%. - Nel dettaglio, risulta così suddiviso:
- royalties attive e commissioni dei sourcing, a 26,8 milioni di Euro (25,7 milioni di Euro nel primo semestre 2018), +4,5% a tassi di cambio correnti, +2,3% a cambi costanti. Le royalties attive non includono, nel primo semestre 2019, 2,7 milioni di Euro maturati sul fatturato generato dal Gruppo Kappa Europe che dal 1° gennaio è entrato nell’area di consolidamento. A parità di perimetro, le royalties attive e le commissioni di sourcing sono cresciute del 15,2% rispetto al primo semestre 2018;
- le vendite dirette consolidate ammontano a 111 milioni di Euro, rispetto ai 67,1 milioni di Euro del 2018, con una crescita del 65,4%. Escludendo il fatturato realizzato da Kappa Europe, le stesse hanno consuntivato nel periodo una performance positiva del 15,2%;
• EBITDA a 20,3 milioni di Euro (13,1 milioni al 30 giugno 2018) +54,5%; il risultato è influenzato dall’applicazione nel primo semestre 2019 dell’IFRS 16 per la riclassificazione dei canoni di locazione negli ammortamenti, al netto della quale l’EBITDA si sarebbe attestato a 17,6 milioni di Euro (+34,2%);
• EBIT a 14,6 milioni di Euro (10,1 milioni nel primo semestre 2018) +43,8%;
• risultato netto a 10,4 milioni di Euro (6,5 milioni di Euro nel 2018) +60,2%.
Mica male, come primo semestre. Forse bisognerebbe spiegare a Boccia ed alla sua banda che si può fare impresa anche in Italia. A patto di esserne capaci. Perché, tra l’altro, le previsioni per la seconda parte dell’anno sono altrettanto positive per BasicNet, gruppo italiano che acquista aziende francesi invece di cedere le attività a qualsiasi investitore straniero pronto a mettere un mucchio di euro sul tavolo.