In casa di una delle squadre considerate più forti e complete del campionato la Fiat Torino di coach Larry Brown sfiora l’impresa, cedendo soltanto di un punto (76 a 75) all’overtime dopo un errore dalla linea dei tre punti di Tekele Cotton (peraltro uno dei migliori in campo).
Sarebbe sbagliato giudicare negativamente la prestazione dei torinesi, che – va ricordato – non hanno la profondità di roster dei lagunari e sono ancora alla prese con i postumi di qualche acciacco.
Torino però gioca, magari a sprazzi, ma quando parte pare inarrestabile.
Cotton, Wilson, Rudd, McAdoo, sembrano in grado di fare sempre la differenza, tanto che per tutta la partita Venezia non riesce mai a scrollarsi di dosso la Fiat, che in più di un’occasione avrebbe anche la possibilità di allungare, ma è penalizzata da alcuni errori ai liberi e dalla prestazione di certi elementi (primo fra tutti, Marco Cusin) apparsi non ancora in condizione top.
La partita di Venezia consegna a Torino anche un ottimo Carr, ancora troppo spesso confusionario, ma capace di fiammate in grado di spaccare la partita, come la tripla che evita il naufragio in chiusura di quarto quarto e – sempre a fine tempi regolamentari – la freddezza dalla lunetta che consente l’approdo all’overtime, dal finale poi amaro.
Positivo anche l’esordio di Carlos Delfino, soltanto 5 punti ma tanta esperienza in campo. Se starà bene sarà fondamentale per fare respirare i titolari, in quanto – come detto – oggi l’unico limite della Fiat Torino sembra essere quello di un roster troppo corto in cui Anumba e Guaiana fino ad oggi hanno fatto da spettatori.
Serata così così anche per capitan Peppe Poeta, un solo punto e poche idee. Da rivedere Taylor. Il «sarto» ha certamente ottime doti tecniche, è capace di penetrazini e attacchi al ferro efficaci, ma deve ancora migliorare, e di molto, in fase di passaggio e di play making.
A fine partita coach Brown ha espresso la sua delusione per la sconfitta sul filo di lana: «Sono un po’ deluso per l’esito finale del match. Abbiamo avuto grossi problemi di falli che ci hanno penalizzati all’overtime. E’ importante per me vedere un giovane giocatore come Carr rimanere freddo nei tiri liberi fondamentali per pareggiare il confronto. I piccoli di Venezia hanno fatto un ottimo lavoro anche se credevo che l’inerzia del match, dopo il primo quarto, fosse dalla nostra parte, con molti tiri aperti da loro sbagliati. Nel secondo quarto abbiamo sofferto in difesa, poi siamo rientrati. Sono comunque orgoglioso dei ragazzi e anche di quelli che sono entrati dalla panchina. Cose positive e negative, nel complesso. Abbiamo giocato contro una squadra forte e in trasferta e anche questo è da tenere in considerazione. Stiamo imparando, io per primo. Sono piacevolmente sorpreso dal livello di questo campionato».
E a chiusura della serata è arrivata una notizia che, in questo momento, non farà certamente piacere ai tifosi della Fiat, che stanno iniziando ad apprezzare il lavoro di Larry Brown. Al termine della partita con l’Umana Reyer Venezia coach Larry Brown ha comunicato che nel corso della prossima settimana si recherà negli States, a Dallas, per effettuare alcuni controlli e un piccolo intervento di routine già programmato.
In sua assenza (che tutti auspichiamo breve, facendo i migliori auguri al coach) la conduzione tecnica della squadra verrà affidata a Paolo Galbiati e al suo staff.
Ora la Fiat è chiamata a due sfide casalinghe che, almeno sulla carta, sembrano alla portata: mercoledì sera in EuroCup (20,30 al PalaVela contro il Mornar Bar) e sabato, alle 20,30 nell’esordio casalingo in campionato contro Trieste. Saranno due partite che potranno dire molto sul futuro e sulla tenuta di questa squadra.
Fiat Torino
Wilson 7, Rudd 9, Anumba ne, Carr 13, Guaiana ne, Poeta 1, Delfino 5, Cusin 10, McAdoo 11, Taylor 6, Cotton 13, Marrone ne; all. Brown
Reyer Venezia
Stone 15, Tonut, Daye 15, De Nicolao 5, Cerella, Washington, Biligha 2 Giuri 8, Mazzola 2, Watt 11, Haynes 17, Vidmar 1; all. De Raffaele
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