Capitan Poeta, alla vigilia della trasferta pugliese era stato categorico: «Li sorprenderemo», aveva detto. E invece, paradossalmente, ad essere «sorpresi» sono stati i tanti tifosi torinesi che già pregustavano due punti fondamentali per la lotta salvezza.
Già, perché perdere così fa male. Malissimo.
Perché un conto è essere sopraffatti da una squadra oggettivamente più forte o incappare in una giornata no. E può succedere a tutti. Altro conto è avere la vittoria saldamente in pugno e regalarla letteralmente agli avversari con scelte ed errori imperdonabili per professionisti di primo livello come quelli che vestono la casacca torinese.
Invece niente, ogni volta stessa storia, quando si tratta di piazzare il colpo decisivo, quando è vietato sbagliare, distrarsi, quando si tratta di portare a casa la vittoria la Fiat Torino va in bambola e permette agli avversari improbabili rimonte.
Storie già viste. Proprio come avvenuto a Brindisi dove a pochi secondi dalla fine la Fiat aveva palla in mano da rimessa e due punti di vantaggio. A rimettere la palla in gioco McAdoo, uno che nel suo curriculum vanta due titoli Nba, tanto per capirci. Uno che ha militato, seppur da comprimario, nella squadra di Curry, Green e Durant. Gli sarebbe bastato dare l’arancia a un compagno per garantirsi, di fatto, i due preziosissimi punti.
Invece l’ex Golden State ha commesso un ingenuo fallo in attacco sulla rimessa, restituendo il pallone a Brindisi che, al contrario di Torino, le occasioni decisive non le sbaglia e che ha portato il match all’overtime. Finto, per l’ennesima volta, con la sconfitta dei gialloblù.
Non ci sono davvero parole per descrivere la frustrazione di una debacle del genere dopo una partita giocata tutto sommato bene, punto su punto alla pari con la quarta forza del campionato, finalista di Coppa Italia. Poi, il solito, amaro finale con il risultato finale di 96-89 per i padroni di casa.
Ci sarà molto da riflettere per coach Galbiati, non privo di responsabilità riguardo a certe scelte, soprattutto nel finale di partita. Come quella di non inserire, nel momento decisivo, quel Jaiteh, autore di 15 punti e di molta sostanza, probabilmente il lungo più funzionale che l’Auxilium ha oggi in rosa.
Note positive: un grande Hobson (22 punti e tante idee), il solito Moore, Jaiteh, come detto e tutto sommato anche McAdoo, che però ha rovinato la sua prestazione con l’imperdonabile errore nel finale. Tante, purtroppo, anche le note stonate. Ad iniziare da Wilson, ancora una volta apparso molle e abulico, autore di due triple importanti ma anche di troppi errori gratuiti.
Ora, con la trattativa per la cessione della società che pare essere arrivata al dunque (mercoledì dovrebbe essere la giornata in cui si saprà se l’Auxilium passerà o meno al gruppo Leonis di Roma, che sta ancora esaminando le ultime carte in Fip) la squadra è chiamata a ricompattarsi ancora una vota per trovare quei punti necessari per conquistarsi la salvezza sul campo, che oggi, alla luce della classifica, non appare purtroppo scontata.
Prossimo appuntamento, domenica alle 12 al palavela contro la Virtus Bologna, che ieri ha ceduto sul campo di Cantù.
Tabellino
Fiat Torino
Wilson 8, Anumba ne, Hobson 22, Guaiana ne, Poeta 4, Cusin, McAdoo 17, Jaiteh 15, Marrone ne, Portannese, Moore 18, Cotton 5; all. Galbiati
Happy Casa Brindisi
Banks 9, Brown 13, Rush 14, Gaffney 4, Zanelli ne, Guido ne, Moraschini 21, Walker 20, Cazzolato ne, Wojciechowski, Chappell 15, Taddeo ne; all. Vitucci