“Spiace che Crisanti parli di come curare la gente, ma non sappia la differenza tra un metatarso e un tampone e che l’ultima volta (se lo ha mai fatto) che ha visitato un paziente è stato forse nel secolo scorso”. A Matteo Bassetti, uno dei divi televisivi dell’era Covid, hanno fatto bene le vacanze a Sauze d’Oulx. L’aria di montagna gli ha schiarito le idee ed è partita la replica contro Crisantemo/Crisanti che lo aveva accusato di essere un analfabeta di epidemiologia: “Scorrendo poi il curriculum – ha sottolineato perfidamente Bassetti a proposito del rivale – non si rileva traccia di studi di virologia …se non dal marzo 2020….l’analfabeta in malattie infettive sembra qualcun altro”.
Ovviamente il gregge italiano è rimasto choccato da questo scontro. I belanti erano pronti ad applaudire il trio dei (presunti) virologi in una esibizione a Sanremo dopo il successo della canzoncina natalizia. Invece hanno litigato prima ancora di spiegare l’ugola nella cittadina della Riviera di Ponente. Peggio ancora di Morgan e Bugo che, almeno, sul palco eran saliti insieme.
Ma cosa aveva sostenuto, di così terribile, Bassetti per suscitare le reazioni di chi ha iniziato ad occuparsi di virologia solo nel 2000? Ha detto, in sostanza, che non è molto corretto inserire nella lista delle morti per Covid chi è entrato in ospedale per un grave incidente automobilistico, è deceduto per i danni dell’incidente ma è risultato positivo al Covid anche se asintomatico. Banale buonsenso, ma i professionisti del terrorismo mediatico non ci stanno. Se viene meno la paura del gregge, finiscono anche le ospitate televisive. Magari tocca anche tornare a lavorare. Manco si trattasse di un pentapoltronato a fine legislatura.
Al di là delle beghe personali, è davvero imbarazzante pensare che la gestione della lotta al Covid sia stata affidata – secondo Bassetti – ad un personaggio che non visita i pazienti, che non ha preparazione in ambito medico e che si è inventato una competenza inesistente in virologia. Dunque proprio un “grande scienziato” di cui fidarsi ciecamente secondo i media di regime.
Quelli che, nella loro profonda ignoranza, non riescono a spiegarsi i comportamenti di Cacciari che si è fatto la terza dose di vaccino e continua ad essere contrario al Green Pass. Una scelta di libertà, quella del filosofo veneziano. Ma il rapporto tra i media di regime e la libertà non è proprio facilissimo.