Non si potrà più dire che gli uomini legati a questo governo non abbiano idee per il rilancio dell’Italia. E non perché i social di servizio, a partire da Facebook, censurino le informazioni scomode per chi è impegnato a diffondere il terrorismo di Stato. Certo, il servizio di censura non manca. Ma ora arrivano anche le proposte. Basta con le mascherine, il futuro anti Covid è delle visiere. Buttiamo nel cesso centinaia di milioni di mascherine e spendiamo altri miliardi per dotare tutti di visiere obbligatorie. Poi, tra qualche mese, rottameremo le visiere e ordineremo decine di milioni di scafandri per palombari. Il passaggio successivo saranno le bare ultimo modello.
Ovviamente mentre i reggicoda del governo si trastullano con onanismo intellettuale senza risparmio, non si muove nulla sul fronte delle iniziative vere per il rilancio. L’economia circolare è sparita dai discorsi, l’economia verde non è più di moda, la grande rete infrastrutturale non ha mosso un passo. L’unico argomento di discussione è rimasto quello del superbonus per l’edilizia, il famoso 110%.
Se ne discute perché tutti – imprese, artigiani, tecnici, amministratori di condominio, inquilini – hanno ormai capito che il provvedimento è stato scritto malissimo (e non è certo una novità) ma rischia anche di trasformarsi in una truffa colossale. Non soltanto perché molte imprese stanno già chiedendo una “partecipazione alla spesa” nell’ordine del 5/10%, ma soprattutto perché il provvedimento prevede che la detrazione scatti esclusivamente se i lavori vengono completati entro il 31 dicembre del prossimo anno.
Considerando il numero delle abitazioni che intendono approfittare dell’agevolazione, i tempi per tutte le pratiche burocratiche e le certificazioni, il numero delle imprese che possono svolgere questi lavori, è evidente a tutti (tranne che al governo) che le agevolazioni dovrebbero essere prorogate per 4/5 anni. Perché si rischia di ritrovarsi alla fine del 2021 con i lavori non ultimati e con l’intero importo da pagare, senza alcuna detrazione.
Incapacità o malafede di chi ha scritto il provvedimento? Un ottimo libro di Alessandra Necci (Caterina de’ Medici. Un’italiana alla conquista della Francia) dimostra quanto sia importante l’arte della dissimulazione. Far finta di essere incapaci per far abbassare le difese all’avversario. I poteri forti di questo Paese hanno piazzato una serie impressionante di ministri incapaci, hanno affibbiato al lìder minimo un portavoce come Casalino ed hanno illuso le opposizioni di poter vincere subito e facilmente.
E invece il governo degli Incapaci fa tutto ciò che i poteri forti vogliono. Distrugge il Paese, lo svende mentre le opposizioni girano per le piazze deserte e per le spiagge affollate. Con mascherina (Meloni) o senza (Salvini). Berlusconi non gira e si occupa di Dudù.. Per le idee ripassare un’altra volta