La mano sinistra non sappia quello che fa la destra.
Così sono stata educata da generazioni.
E mi fa stare bene dentro.
Perciò amo il mio fico che d’Estate silenzioso mi abbraccia riconoscente mentre lo alleggerisco del suo carico pesante ma dolce, ringraziandolo per la sua generosità.
Perciò amo le mie gatte che la sera tranquille si accoccolano su di me ascoltando silenziose quello che racconta il mio corpo.
Oppure senza dire nulla appoggiano la loro testa alla mia, ascoltando i miei pensieri.
Poi capisco tutto.
Sono umana e piace anche a me che qualcuno apprezzi i miei gesti.
Soprattutto chi li nota quando io non li faccio vedere.
Nel linguaggio silenzioso di persone attente e sensibili.
Ma capisco tutto.
Anche il rumore di chi ha bisogno di dimostrare che sta facendo.
Sia sempre benedetto chi fa, piuttosto di chi non fa e se ne approfitta del prossimo.
Ma i gesti che preferisco sono quelli silenziosi, che si fanno notare da soli all’umanità sensibile.
Senza parole, schiamazzi, pubblicità.
Quei gesti vanno oltre e mi fanno volare.
Spero che il mio messaggio arrivi a chi ho nella mente e nel cuore.
Benedetto sia chi ama e lo fa in silenzio.
L’Universo gli sia grato come il mio cuore.