Oggi finalmente sapremo se i pentapoltronati sono arrivati ad una positiva conclusione della spartizione dei poteri tra Grillo e l’ex lìder minimo. “Finalmente” non perché il mondo si stesse struggendo in attesa della risposta, ma perché finirà il tormentone. Ovviamente il confronto ha escluso ogni discussione sulle idee, sui programmi. È solo una questione di potere interno. Però con ricadute esterne.

Non sulle alleanze, ovviamente. Beppe e Giuseppi marciano felici – dopo aver eliminato Casaleggio – verso la dissoluzione del Movimento all’interno del Pd. Coloro che, per coerenza, avevano rifiutato l’abbraccio mortale con il partito anti italiani sono ormai ai margini o del tutto fuori dal modo pentapoltronato. Come Di Battista.
Dunque si tratterà solo di scoprire se alla corte di Enrico Letta si prostrarranno i rappresentanti di un Movimento rattoppato in qualche modo per ottenere più poltrone oppure se Grillo e Conte arriveranno come responsabili di due diverse formazioni.
D’altronde le liti interne, le bizze di Grillo, le vicende professionali di Giuseppi sono ormai gli unici modi per ottenere un briciolo di attenzione per un Movimento ormai politicamente irrilevante. La ruota di scorta del Pd e del partito dei giudici. Tutto qui. Davvero poco per chi si era presentato come artefice della rivoluzione italiana.
2 commenti
Non possiamo aspettarci nulla di positivo da parte di GRILLO e da parte di GIUSEPPE CONTE entrambi sono il pessimo esempio di come gli incapaci in politica fanno solo danni e non sanno governare una nazione
Non possiamo aspettarci nulla di positivo da parte di GRILLO e da parte di GIUSEPPE CONTE entrambi sono il pessimo esempio di come gli incapaci in politica fanno solo danni e non sanno governare una nazione
Servono unicamente per dare sussidi ai loro amici e a chi non vuole lavorare