Decine di migliaia di donne violentate, migliaia uccise. Violentati anche sacerdoti e seminaristi. Ma a monsu Bergoglio, in arte papa, di tutte queste vittime non frega assolutamente nulla. Lui ha preferito andare a pregare sulle tombe degli assassini, i famigerati responsabili delle “marocchinate”. Un insulto vergognoso alle vittime, alle donne italiane, anche agli stessi sacerdoti. Lui, monsu Bergoglio, ha un frisson di piacere ogni volta che deve occuparsi di invasori, in guerra come adesso.
E probabilmente ha un moto di disgusto quando deve invece occuparsi di vittime italiane. Che si tratti di bambine violentate dalle truppe marocchine durante la seconda guerra mondiale o di ragazzine violentate, uccise e fatte a pezzi da qualche grande risorsa.
I difensori di monsu Bergoglio sostengono che lui, poverino, ha troppo da fare per occuparsi di qualche ragazzina italiana sfortunata. Verissimo, deve occuparsi dei migranti. Però nel caso della celebrazione delle truppe marocchine non esistono scusanti. La storia è nota ed un gesuita, proprio in quanto gesuita, la storia la conosce. E la conoscono nel suo entourage romano.
Dunque l’omaggio, reso in quel modo, rappresenta la precisa scelta di un’offesa nei confronti del popolo italiano. Un’offesa accompagnata dal silenzio delle femministe che, tra la difesa di genere e la difesa degli stupratori stranieri, scelgono gli stranieri. Non pervenuta neppure l’indignazione dell’Anpi, ma i nuovi partigiani erano impegnati a contestare Bolsonaro che, d’altronde, è di origine italiana e dunque è colpevole a prescindere.
Ma non è pervenuta neppure la doverosa protesta di Giorgia Meloni. “Sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono italiana, sono cristiana”, ma se monsu Bergoglio insulta le donne, le madri (ed anche le figlie), le italiane, Giorgia resta solo cristiana e si allinea alle posizioni del Vaticano. Dimenticando, tra l’altro, che monsu Bergoglio è il capo di uno Stato straniero e, di conseguenza, dovrebbe avere il buon gusto del rispetto nei confronti delle vittime italiane quando supera i confini del suo Stato per entrare in Italia.