Non avrà creato il milione di posti di lavoro promessi, ma Silvio Berlusconi ha trovato il modo per passare alla storia. Non per i bunga bunga, per la nipote di Mubarak, per aver trasformato Brunetta in un ministro o per aver tradito Gheddafi a cui aveva appena baciato la mano. No, quelli sono incidenti di percorso. Il colpo di genio è arrivato adesso, quando il viale del tramonto è ormai arrivato quasi alla conclusione. Ed il mancato presidente della repubblica ha estratto dal cilindro non il coniglio ma il colpo di genio. Il colpo del genio.
L’Italia è alle prese con la fuga dei cervelli? Importiamo solo braccia che garantiscono un’economia sempre meno competitiva e con scarse prospettive di sopravvivenza? Mancano le nuove professioni in grado di assicurare il cambiamento ed il salto di qualità? Ed allora ci pensa lui, Silvio Berlusconi in persona. Che si inventa la pagliacciata del finto matrimonio con finta sposa in abito bianco e finta torta nuziale.
Squallido? Per nulla. Perché in un’Italia dove le idee mancano completamente e quando, per sbaglio, ne nasce una viene subito rimpianto il modello “tabula rasa”, il finto matrimonio può garantire un futuro professionale ad un esercito di perdigiorno in cerca di notorietà. Se Berlusconi ha lanciato la moda, migliaia di seguaci proveranno ad imitarlo. Così come era successo quando l’allora cavaliere aveva lanciato, per ragioni estetiche, la patetica moda della bandana.
Ma se per mettersi un foulard in testa non occorreva un grande impegno – neppure per i forzisti – per organizzare finti matrimoni di successo sui social serviranno figure professionali specifiche. Mica ci si può affidare a banali wedding planner. Perché una finta cerimonia richiede ben altro rispetto ad un matrimonio vero. Son capaci tutti a sposarsi sul serio, magari più di una volta. Invece un matrimonio finto richiede un difficile equilibrio nello scegliere gli invitati, nell’escludere alcune persone, nell’alternare la farsa con una finta serietà.
È vero, nel complesso resta una buffonata di pessimo gusto. Ma qui si parla di lavoro, di occupazione, mica di stile. E non è che la maggior parte delle cerimonie nuziali vere organizzate dalle varie società del settore brillino per stile, eleganza, sobrietà e serietà. La saga del cafonal, dell’ostentazione, della mancanza di educazione. Dunque si possono creare nuove società impegnate ad organizzare matrimoni finti, e poi finte premiazioni, finte feste di laurea, feste per finte assunzioni, finti battesimi con bambolotti. Finalmente l’Italia avrà di nuovo un settore in cui primeggiare. Perché a pagliacciate ci giochiamo il primo posto solo con gli statunitensi.