L’illusione di Silvio Berlusconi di ottenere i voti del Pd per poter salire al Quirinale sta provocando una serie infinita di scivolate giornalistiche in tutto il gruppo editoriale di famiglia. Come se non bastassero i servizi del Tg5 a suscitare quotidianamente perplessità sul ruolo del sedicente alleato Berlusconi all’interno del centrodestra. Questa volta è toccato al Giornale.it tirare la volata al Pd.
Il tema era quello della Tav Torino Lione, in cronico ritardo. Colpa dei 5 Stelle, assicura il quotidiano di famiglia. Dunque un ritardo ormai più che ventennale dipende solo dagli ultimi 5 anni di malgoverno torinese di Chiara Appendino e pentapoltronati. Bisogna fingere di dimenticare il nulla cosmico del ministro De Micheli, piddina doc, mica pentapoltronata.
E le violenze dei No Tav legati ad un centro sociale torinese? Colpa della tolleranza di Appendino. Peccato che l’occupazione risalga a molti anni prima e che sia stato il Pd a voler evitare sgomberi ed interventi.
Però, sino all’elezione del presidente della repubblica, bisogna fingere di non sapere, di non ricordare. La manifestazione Sì Tav? Organizzata dalle madamine vicine al Pd, ovviamente. Cancellando Mino Giachino che l’aveva promossa davvero, con tanto di Movimento Sì Tav Sì Lavoro. Ed era pure stato sottosegretario nell’ultimo governo Berlusconi. Meglio dimenticarlo, meglio riconoscere inesistenti meriti al Pd. Tanto Giachino non vota e il Pd invece sì. Dunque lodi sperticate al nuovo sindaco Lo Russo, ovviamente del Pd, che ha invertito la rotta e marcia sicuro verso Lione. Con sguardo fiero, petto in fuori, mascella volitiva, ritto sull’arcione, sprezzante del pericolo. Manca il salto nel cerchio di fuoco o sopra le punte delle baionette. Ma ci saranno altre occasioni anche per indossare l’orbace..
Perché il servilismo proseguirà sino all’elezione del presidente della repubblica. E solo a quel punto Berlusconi capirà di essere stato preso in giro dai suoi consiglieri più fidati.