Stupidi, arroganti, incolti, incapaci di governare. Il sultano di Arcore non usa il fioretto nel suo attacco frontale. Contro i “comunisti”, contro le sinistre, contro i suoi nemici storici?
Macché, contro i suoi alleati del centrodestra, leghisti e fratelli della Garbatella. Senza trascurare il traditore Toti. Tutti inetti, tutti falliti e senza futuro, a meno che non si facciano guidare da lui, Berlusconi, che ha cervello, cuore e spina dorsale.
Oddio, non ha i voti, ma questo è un dettaglio insignificante. Come è insignificante il fatto che i voti li aveva, il sultano, ma li ha persi per strada sia facendosi circondare da personaggi che non hanno dimostrato di possedere cervello e cuore (ancor meno spina dorsale) sia proponendo quelle politiche liberali che altro non erano se non sfruttamento e precarietà.
Ma lui, il sultano, insiste sulla sua ricetta. Dal basso dei suoi consensi in caduta libera. L’alleanza di centrodestra, ordina Berlusconi, non deve essere nè populista nè sovranista. Ma agli ordini del Ppe e della Merkel, con un programma economico che tuteli il grande capitale a danno del ceto medio, con una politica industriale che ignori l’inquinamento, i morti sul lavoro, la distruzione del territorio.
Ovviamente il sultano di Arcore se ne frega dei sondaggi che premiano i suoi alleati/rivali populisti e sovranisti. Se ne frega delle piazze piene sui temi ambientali. Lui ha Barbaradurso, ha i programmi spazzatura, ha un Tg5 che lotta quotidianamente contro la realtà e, soprattutto, contro gli alleati populisti e sovranisti.
Bei tempi quando il sultano sdoganava fascisti e leghisti collocandoli in posizione subordinata rispetto a Forza Italia. Adesso Salvini e Meloni lo guardano dall’alto in basso, tra poco anche Toti sorpasserà Forza Botulino ma l’anziano sultano non si scompone. Lui ha cervello, cuore e spina dorsale. Non è chiaro se ritenga che anche i suoi pochi compagni di viaggio rimasti abbiano le medesime qualità. Gli sguardi di Sistino Lumaconi o di Bernini non inducono all’ottimismo. E qualche dubbio è lecito sulla spina dorsale di Tajani.
Ma forse, è solo l’avvicinarsi del compleanno che induce il sultano a sparare scemenze per sentirsi vivo. O le elezioni in Umbria, per far sapere al mondo che Forza Botulino esiste ancora. In ogni caso il viale del tramonto non è costellato di idee brillanti.
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Oggettivamente, una grande delusione