I media di servizio americani, e di rincalzo quelli italiani, assicurano che la Russia sta per invadere l’Ucraina. Come non credere alle dichiarazioni statunitensi? D’altronde i criminali di Washington avevano presentato le prove inconfutabili delle armi chimiche di Saddam ed avevano scatenato la guerra contro l’Irak per salvare il pianeta intero. Si era poi scoperto che la provetta presentata in conferenza stampa da Colin Powell non conteneva nulla di pericoloso e che le armi chimiche non esistevano. Però centinaia di migliaia di persone erano state assassinate dagli Usa e dai loro alleati.
Questa volta è Biden a tentare di distrarre l’opinione pubblica dai propri fallimenti. Pronto a scatenare una guerra pur di far dimenticare il fallimento in Afghanistan e le difficoltà interne. Tanto può contare sui media allineati in America e nei Paesi atlantisti. Media che si dimenticano di segnalare che l’Ucraina sta continuando a minacciare una guerra per riconquistare la Crimea, con popolazione a stragrande maggioranza russa, e le regioni contese dove, ancora una volta, la maggioranza degli abitanti vuole l’annessione a Mosca.
Ma si sa, già in occasione della prima guerra mondiale gli Usa avevano promesso un intervento per far rispettare l’autodeterminazione dei popoli. Salvo poi, al tavolo della pace, negare alle popolazioni italiane dell’altra sponda adriatica il diritto ad autodeterminarsi. Gli yankee, sempre gli yankee.
Ora Biden, ed i giornalisti di servizio, protestano perché Mosca muove le proprie truppe all’interno dei propri confini. Come se qualcuno si indignasse per le manovre delle truppe americane in America. Però si preferisce tacere di fronte al tentativo di portare la NATO in Ucraina, proprio a ridosso del confine russo. Una provocazione evidente, ma Biden può fare ciò che vuole. E gli atlantisti applaudono.