Il buon vecchio Joe (Biden, ovviamente) non perde occasione per minare la pace mondiale. Il suo esordio è stato accompagnato dal suono dei bombardamenti in Siria. Per poi passare agli scontri con la Cina e concentrarsi, adesso, nelle provocazioni contro la Russia. Un perfetto esempio di pacifismo democratico, come quello che aveva portato all’escalation della guerra del Vietnam.
D’altronde il buon vecchio presidente dal volto umano si è accorto che le pagliacciate a favore di Navalny non avevano presa sulla popolazione russa (cattivi ed insensibili, questi russi), dunque ha deciso di alzare il tiro, cercando in ogni modo uno scontro con Putin. Così ha fatto riesplodere la tensione nel Donbass, uno di quei territori ucraini ma a maggioranza russa.

Perché l’onesto Joe la conosce bene, l’Ucraina. E la conosce ancor meglio il figlio del presidente Usa. Uno di famiglia, Biden jr. Uno che può consigliare i vertici ucraini su come agire per far innervosire Mosca. Così Putin manda qualche militare al confine del Donbass e Kiev chiede di poter entrare nella Nato, violando tutti gli impegni presi dagli americani con i russi.
Prove di forza che, ancora una volta, dimostrano l’inesistenza politica dell’Unione europea, ormai rassegnata ad un ruolo di colonia americana da sfruttare a piacimento da parte di Washington e di Wall Street. Servi sciocchi, utili a ribadire gli ordini americani. Ma sciocchi a tal punto da riuscire a stupirsi se, poi, la Russia stringe legami sempre più forti con la Cina. Ma sciocchi a tal punto da riuscire a non vedere che persino nella vicenda dei vaccini Biden tratta l’Europa come un Continente abitato da imbecilli a cui consegnare le dosi, a pagamento ovviamente, ma solo tra qualche mese. Quando gli americani saranno tutti vaccinati e l’economia Usa sarà ripartita in forza prendendo un grande vantaggio sull’Europa distrutta dalle follie di Speranza e di quelli come lui nei vari Paesi.