In attesa che Greta, l’Oms ed i sedicenti esperti televisivi impongano il consumo esclusivo di larve, vermi, scarafaggi e cavallette – per la nostra salute e per quella del pianeta – c’è chi si ostina a valorizzare le spezie che hanno accompagnato tutte le fasi della civiltà euroasiatica. Così, in piena epoca di arresti domiciliari di massa, è nata in Bergamasca Blue Karavan che importa in Italia il miglior zafferano iraniano. Un prodotto di assoluta qualità che, dopo aver superato tutti i controlli igienico-sanitari in Iran, li supera nuovamente in Italia, proprio per garantire la massima sicurezza al consumatore.
La storia dello zafferano inizia intorno al 1600 a.C. Nella regione persiana del Khorasan dove la preziosa spezia veniva coltivata ed essiccata. E sulle vie carovaniere che ripercorrevano, a ritroso, le migrazioni degli indoeuropei che avevano raggiunto l’Iran, lo zafferano arrivava in Europa. Nel palazzo di Knosso a Creta le ragazze raccolgono fiori di Zafferano. Allo stesso periodo risalgono alcuni documenti in cui se ne decanta l’utilizzo a scopo medico. Virtù riconosciute tutt’ora. E che diventano sempre più interessanti man mano che aumentano gli studi. La crocina è utile contro la depressione e nella prevenzione di alcune malattie degenerative a carico del cervello. Ma lo zafferano pare essere utile anche contro i dolori mestruali, nella riduzione delle placche arteriose, aiuta a superare l’insonnia e può coadiuvare la funzionalità erettile.
Studi recenti lo propongono come coadiuvante nella lotta contro il Parkinson, l’Alzhaimer, l’epatite, il diabete e la semplice influenza. Abbassa i livelli di colesterolo cattivo nel sangue ed è utilizzato nelle diete dimagranti.
È ricchissimo di vitamine: C – B6 – B2 – B1
A tutto ciò vanno aggiunte proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.
Però, a prescindere dalle proprietà in ambito sanitario, lo zafferano è protagonista nella cultura europea. Lo troviamo nelle Metamorfosi di Ovidio dove si narra dell’amore straziante di Croco per la ninfa Smilace. Ma tanto amore fu invidiato dagli dei che trasformarono Croco in un fiore dal cuore rosso. Ai Greci subentrarono i Romani che narrano del dio Mercurio che, senza volerlo, colpisce a morte il suo amico Croco e per renderne immortale il ricordo colora con il sangue di questi una pianta, il Crocus. Sarà quindi la volta di Virginio che nelle sue Georgiche racconta del lavoro di giovani api che succhiano il nettare dei crochi rossastri. E, fuori dalla cultura europea, nel Cantico dei Cantici lo sposo loda la sua amata paragonandone i germogli ai frutti più squisiti dello zafferano. E poi gli arabi, di fronte allo zafferano, superavano i contrasti con i persiani ed inserivano la spezia nella propria cucina prima di influire sulla cucina italiana.
Blue Karavan riporta con il proprio nome alle carovaniere, alle rotte terrestri che univano l’Eurasia, ai commercianti veneziani, turchi, arabi e persiani che si incontravano e mescolavano culture. Comprese quelle alimentari. Perché ora lo zafferano è un ingrediente di piatti non solo esotici, basti pensare al risotto. L’oro rosso si è trasferito dai laboratori degli speziali, dei farmacisti, alle cucine di ristoranti raffinati e di famiglie di buongustai. E grazie a questa importazione diretta è possibile acquistare l’oro rosso a cifre insolitamente ridotte per il mercato italiano.
Per informazioni ed ordini si può scrivere a
Blue Karavan
Sede legale: Via G. Paglia 26 – 28
24065 LOVERE (BG)
info@bluekaravan.com