In più di 700 hanno approfittato del bonus spesa covid, messo in campo a sostegno delle famiglie che, a causa della pandemia, non riescono più ad acquistare beni di prima necessità.
Il bonus spesa in mano ai criminali
Più 700 cittadini sono stati multati in questi giorni a Napoli per aver preso possesso del bonus spesa covid in modo illegittimo. Il bonus spesa, messo in campo dal governo a sostegno delle famiglie in difficoltà, è volto all’acquisto di beni alimentari e di prima necessità. Nonostante i destinatari del bonus spesa siano persone che si trovano in difficoltà economica a causa del coronavirus, tra i furbetti della spesa c’erano anche esponenti della criminalità organizzata.
Le indagini della Guardia di Finanza
Dunque tante, troppe persone avrebbero dichiarato falsamente di trovarsi in condizioni di difficoltà tali da non poter comprare generi alimentari e di prima necessità: la truffa è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Napoli, nell’ambito dei controlli sui percettori del beneficio.
A seguito delle indagini la GdF ha inflitto sanzioni amministrative, per indebita percezione di erogazioni pubbliche, per oltre 250.000 euro.
Ora i trasgressori sono stati segnalati agli Enti Comunali, al fine di recuperare le somme indebitamente percepite.
Come funziona il buono spesa
Per contribuire a far fronte alle difficoltà economiche dell’emergenza coronavirus, già ad aprile il Governo aveva erogato 400 milioni da convertire in buoni spesa e bonus vacanze da consegnare alle famiglie più in difficoltà. Con il Decreto Rilancio il provvedimento è stato rifinanziato con altri 400 milioni di euro. L’assegnazione del bonus spesa covid varia a seconda del Comune di residenza, il quale ha il compito di indentificare tra i nuclei più esposti all’emergenza Covid-19, i beneficiari e il relativo contributo, con priorità per quelli che non ricevono già alcun sostegno pubblico. Il cittadino procede all’invio della domanda, ma le modalità di erogazione sono decise in autonomia dal Comune di residenza.