Buongiorno Direttore,
sul sito Electomagazine, da Te diretto, è pubblicato un articolo dal titolo “Dumsedafe: il nuovo corso del Sistema Torino si ritrova al ristorante del Sitea”.
Io vengo citato: ” Intorno a vitello tonnato ed agnolotti, con l’accompagnamento di un buon rosso piemontese, si riunisce una realtà estremamente eterogenea. Tra gli invitati, da Piero Gola, figurano destri ed ex destri come Marrone ed Arrigotti, come Porchietto e Tiraboschi. E sinistri come Griseri e Borghesan, come Gariglio ed Oliva”.
Egregio Direttore,
non ho mai mangiato “vitello tonnato ed agnolotti” nè altro al tavolo di Dumsedafe, come lasciato intendere da Electomagazine. Smentisco questo fatto, indipendentemente dal giudizio che ho (e che tengo per me) dell’associazione citata. Il fatto che il mio cognome faccia parte di una mailing list altrui, non puo’ consentire ad alcuno di trarre conclusioni come quelle che “spara” la Tua pubblicazione.
Quanto al “sinistro”: spiace vedermi affibiato quell’aggettivo dopo una vita professionale impegnata a cercare di essere corretto, specie per il settore che seguivo, la politica appunto. Avrei diverse dimostrazioni di coerenza, mi limito a una. Ho rinunciato a essere assunto in Rai per non parlare con un funzionario di partito, responsabile della comunicazione. Di tessere neppure a parlarne, e infatti mai ne ho avuta una.
Penso di essere l’unico in Italia ad aver detto “no” a Mamma Rai per un colloquio che era imbarazzante solo per chi lo proponeva. Se Electomagazine è alla ricerca di scoop, gliene ho dato uno a meno che non trovi un altro giornalista che ha fatto altrettanto. Forza Direttore, al lavoro.
Luciano Borghesan
Caro Luciano, l’articolo proseguiva così: “Peccato che all’infinità di invitati corrisponda una certa scarsità di adesioni. Prive, tra l’altro, di una adeguata costanza. Molti sono i chiamati, pochi gli eletti. Gente che va, gente che viene”. Dunque era abbastanza chiaro che non ci fosse una grande corrispondenza tra invitati e partecipanti. E rendere noti i nomi degli invitati non è uno scoop, sia perché Dumsedafe non è un’associazione criminale sia perché la lista non comprende nomi particolarmente clamorosi. Se avrai la voglia e la pazienza di leggere altri articoli di Electomagazine ti accorgerai che stiamo provando a raccontare i nuovi luoghi di incontro di chi – dentro e fuori i partiti (soprattutto fuori) – si sta impegnando per cambiare la città. Però se si è infastiditi di essere inseriti in una mailing list ed in un gruppo, non è molto difficile farsi depennare.
Quanto alla definizione di “sinistro” in senso politico, prescinde da ogni appartenenza di partito. E tantomeno mette in dubbio la tua correttezza umana prima ancora che professionale. Perché mai avere una idea politica dovrebbe determinare un atteggiamento scorretto? Forse perché altri colleghi hanno avuto comportamenti molto ma molto differenti? Certo, non è mai stato il tuo caso e posso confermarlo visto che ci conosciamo da decenni.
Augusto Grandi
1 commento
Caro Augusto, grazie per la pubblicazione della mia lettera, cui hai replicato con alcune osservazioni. Mi permetti, allora, un definitivo (da parte mia) chiarimento?
Ho fatto due precisazioni all’articolo di Electomagazine su Dumsedafe:
1) non ho mangiato agnolotti, o altro, al tavolo di Dumsedafe
2) non sono un giornalista sinistro, ma ho fatto il giornalista senza accasarmi
In base alla Tua replica, devo chiarire:
a) anche se non ho partecipato a riunioni di Dumsedafe, per me è un luogo di confronto, utile come tutte le sedi dove si può democraticamente, alla luce del sole, discutere di politica, economia, società;
b) faccio parte di tante mailing list, e mi fa piacere: perchè da vecchio cronista desidero ancora sapere e conoscere quel che mi sta intorno.
E proprio per le due ragioni qui sopra leggo con interesse anche i servizi di Electomagazine.
Grazie per l’attenzione
Un cordiale saluto
Luciano Borghesan