Il settore moda corrisponde a più dell‘1% del PIL italiano. Alla fine di quest’anno si stima che raggiungerà ben 80 miliardi di fatturato, in crescita rispetto agli altri anni. A dimostrazione che i brand di moda italiani reggono benissimo la concorrenza e, anzi, trainano il mercato. Non c’è da stupirsi: l’italianità e il made in Italy sono sinonimi di qualità ed eccellenza e permettono ai nostri marchi di essere riconosciuti e richiesti in tutto il mondo.
Tra i brand più famosi sicuramente troviamo Gucci, Armani, Versace, Dolce&Gabbana, Valentino, Prada e Ferragamo. Ma anche Max Mara, Moschino, Missoni e Emilio Pucci.
GUCCI
Nato a Firenze nel 1921 come marchio di pelletteria di qualità dalla mente e dalle mani di Guccio Gucci, Gucci è oggi il brand Italiano più in voga nel mondo. Il brand proprio quest’anno ha festeggiato i 100 anni dalla sua creazione. Ma non è sempre stato tutto rose e fiori. Negli anni ’80 l’azienda ha infatti vissuto un periodo di forte crisi dovuto al calo delle vendite e il marchio è stato venduto a una finanziaria. A rilanciare il brand è stato Tom Ford, stilista di origini texane, che ha reso Gucci il brand più desiderabile di sempre. Come? Mixando seduzione, glamour e essenzialità delle linee. Ad oggi il direttore creativo è Alessandro Michele, che lavora per Gucci dal 2002, prima agli accessori con Tom Ford e poi come stilista con Frida Giannini. Per celebrare il traguardo il Gucci Garden di Firenze propone un’ampia mostra con tutti i capi storici e iconici della maison.

ARMANI
Giorgio Armani non nasce come stilista, ma come vetrinista e in seguito come buyer per la Rinascente di Milano. Fa gavetta come stilista da Hitman, l’azienda di abbigliamento maschile di Nino Cerruti. Solo nel 1975, a 34 anni, fonda la Giorgio Armani SPA che ancora oggi detiene orgogliosamente. Il lavoro di Armani fin dagli esordi si è concentrato sulla giacca, capo tipicamente maschile, che destruttura, priva di federe e imbottiture per destinarla al pubblico femminile. Il capo lascia dunque il suo rigore, per trasformarsi in un indumento rilassato ed informale. I due sessi si avvicinano e si incontrano: l’uomo si ingentilisce, la donna acquista forza. Sempre con sobrietà, colori tenui ed eleganza.

DOLCE & GABBANA
Il brand nasce nel 1985 dalla collaborazione, tutt’ora esistente, di Domenico Dolce e Stefano Gabbana. Il loro modello di donna, diversamente dalla “donna in carriera” di Armani, è sensuale e mediterranea. Fin dal 1986 basano le loro collezioni sulla “sicilianità”, leitmotiv insieme con le stampe animalier, la lingerie in pizzo nero rigorosamente in vista e il decorativismo portato all’eccesso.

MAX MARA
Pret à porter di altissima qualità, ma a velocità industriale. Questa l’idea vincente di Achille Maramotti, fondatore di Max Mara. Fin da subito il brand decide di dedicarsi esclusivamente ai capispalla, che ben presto diventano un must have nell’armadio delle donne degli anni 50. Un’altra brillante intuizione è stata quella delle collaborazioni: ogni anno il brand si avvale di noti stilisti per disegnare le collezioni. Come quella con Karl Lagerfeld. O quella con Anne-Marie Beretta che nel 1981 creò l’iconico 101801, un cappotto doppiopetto in lana e cashmere color cammello, che rende Max Mara uno dei brand di moda italiani più famosi nel mondo.

MISSONI
Missoni produce fin dagli inizi maglieria di qualità. Ma il successo arriva in seguito ad uno scandalo. La collezione del 1967, disegnata da Ottavio Missoni e dalla moglie Rosita, sfila infatti nella Sala Bianca di Palazzo Pitti per volere di Giorgini. La signora Missoni, per evitare che i reggiseni indossati dalle modelle siano visibili al di sotto di maglie e abiti chiede alle modelle di toglierseli. Ma le luci della passerella non lasciano spazio all’immaginazione e il pubblico rimane scioccato. Nasce così quello che oggi chiamiamo il “nude look”. A caratterizzare le loro creazioni un uso del colore e delle linee a zig-zag innovativo.

Per leggere la storia di Versace clicca qui, per quella di Ferragamo clicca qui.