“Two is megl che uan”.. Era una pubblicità scema, ma proprio per questo di successo sulla fine degli Anni 90, di un famoso gelato. Il tormentone deve essere rimasto impresso nelle menti degli organizzatori dei due festival dell’economia nati dall’originale Made in Trento. Così, quest’anno, i geniali divoratori di gelato hanno deciso che, nelle medesime giornate, un festival si svolgesse come da tradizione a Trento e l’altro, sorto in aperta polemica, a Torino. Risultato? Non se n’è accorto nessuno. Spariti entrambi dalla scena, affogati nell’indifferenza generale.
Anzi no. Perché Trento, per uscire dal nulla cosmico, ha invitato il ministro Brunetta. Nella consapevolezza che il berlusconiano tentato da Calenda, qualche idiozia non la fa mai mancare. Una certezza, Brunetta. Un Gigi Riva dei tempi nostri. Rombo di Tuono entrava in campo e sapevi che avrebbe segnato. Brunetta sale sul palco e sai che spara la scemenza del giorno. E come Riva che segnava anche una doppietta, Brunetta riesce anche a raddoppiare le sciocchezze.
La prima, un autentico goal capolavoro, riguarda l’affermazione che, in Italia, non c’è nessuna crisi. Il Pil vola. Dunque, per Brunetta, e un idiota Bonomi – presidente di Confindustria che, al festival di Trento, è una sorta di padrone di casa – che insiste sulla recessione. Sono idioti i ministri ed i tecnici del suo stesso governo che continuano a rivedere al ribasso le stime di crescita del Pil. Sono sbagliati tutti i dati europei che indicano nell’Italia l’unico Paese dell’Ue che non è riuscito a recuperare la flessione del 2008. Gli unici! Ma per Brunetta sono sciocchezze.
Ma non soddisfatto del gran goal, il ministro si scatena e raddoppia: il salario minimo? Una sciocchezza! E poi non ce l’ha nessuno. Oddio, ce l’hanno gli Stati americani. Ce l’ha la Germania che, mentre Brunetta sproloquiava, lo innalzava a 12 euro all’ora. Ma in Italia non si può. Si rischierebbe di frenare la fuga all’estero dei giovani più preparati. Si rischierebbe di ritrovarsi con lavoratori sereni che lavorano meglio e producono di più. Si rischierebbe persino di ritrovarsi con giovani che non rifiutano 12 ore di lavoro giornaliero a 4 euro all’ora.
No, non si può fare. Ed anche per quest’anno il festival dell’economia di Trento ha ottenuto un briciolo di visibilità. Per il prossimo anno si può puntare su Crozza.