Oggi Nino Benvenuti, uno dei più grandi pugili italiani di tutti i tempi, compie 82 anni.
È infatti nato a Isola d’Istria il 26 aprile del 1938, quando il paesino faceva ancora parte del Regno d’Italia. Anche lui fu costretto a lasciare la natia terra istriana in seguito alla pulizia etnica operata dalla Jugoslavia del maresciallo Tito nei confronti delle popolazioni giuliane, istriane e dalmate che obbligò centinaia di migliaia di italiani a lasciare le loro terre d’origine per trasferirsi in Italia.
Forse per questo motivo Benvenuti si proclamò sempre uomo di destra tanto da militare nel Movimento Sociale Italiano fin da giovanissimo. Una militanza durata solo fino al 1967 perché, dopo i suoi successi sportivi, volle essere l’idolo di tutti gli italiani e non solo di una parte di essi.
E idolo lo fu davvero fin dal 1957 quando vinse l’oro ai campionati europei per dilettanti e quando fu primo alle olimpiadi di Roma del 1960 nella categoria dei pesi superwelter. La stessa edizione dei giochi olimpici che consacrarono l’astro nascente Cassius Clay, poi Muhammad Alì, nella categoria dei pesi massimi.
Ma il trionfo a livello mondiale avvenne il 17 aprile del 1967 quando Benvenuti sfidò al Madison Square Garden di New York il detentore del titolo dei pesi medi Emile Griffith.
All’epoca la RAI aveva due soli canali televisivi. Tuttavia l’azienda decise di trasmettere l’incontro soltanto via radio, visto che si sarebbe svolto a notte fonda, in un’ora in cui le trasmissioni erano terminate da un pezzo. Malgrado ciò è stato calcolato che tra i 16 e i 18 milioni di Italiani restarono svegli per seguire l’incontro; un successo di ascolto che sarebbe stato pari solo alla semifinale tra Italia e Germania trasmessa, questa sì in TV, in occasione dei mondiali di calcio messicani del 1970.
Al suo ritorno in patria Benvenuti fu accolto come un eroe. Tanto che i suoi incontri per la difesa del titolo ebbero un seguito straordinario. Già il 29 settembre dello stesso anno si disputò la rivincita. Fu uno scontro molto drammatico. Alla seconda ripresa Benvenuti subì un colpo al torace che gli provocò la frattura ad una costola. Malgrado ciò rimase in piedi fino all’ultima ripresa, anche se in quell’occasione Griffith si riprese il titolo. La bella si sarebbe disputata ancora al Madison Square Garden il 4 marzo dell’anno successivo. Il match restò in equilibrio fin verso la fine ma all’undicesimo round Benvenuti mise al tappeto Griffith, il che gli varrà la riconquista del titolo.
Il campione italiano resterà in carica fino al 1970 quando la sua carriera si infrangerà contro i guantoni di Carlos Monzon, di soli quattro anni più giovane di lui. I due poi diventarono grandi amici, fino alla morte dell’argentino avvenuta l’8 gennaio del 1995.
Dopo una breve carriera cinematografica negli spaghetti western, Benvenuti si ritirerà dalla vita pubblica salvo qualche apparizione in diverse trasmissioni televisive.
Tuttavia, con il suo ruolino da professionista che conta in totale novanta incontri, di cui ottantadue vittorie (35 per KO), un pareggio e sette sconfitte, resta e resterà uno degli sportivi italiani più amati di sempre.