In questi giorni il calciomercato sembra muoversi sulla pista dei ritorni. Vidal, Morata, Vrsaljko, Kovacic, Pogba, Zaza, Cavani, Pastore, sono calciatori che hanno giocato nel nostro campionato e che poi se ne sono andati a cercare nuove avventure all’estero.
Ma che ora vorrebbero rientrare in Italia, o meglio, che sarebbero disposti a farlo se fossero richiesti da qualcuna delle nostre società.
E nel balletto di richieste tra giocatori, procuratori e dirigenti, spesso si inseriscono anche motivazioni, per così dire, sentimentali e famigliari.
Parlando per esempio del possibile ritorno di Bonucci alla Juve, si è detto che una spinta notevole l’avrebbe data la moglie di Leo che, con i figli, non si è mai spostata da Torino, malgrado il trasferimento del difensore a Milano.
Tentazioni da usato sicuro? Può darsi. Certo le società, per invogliare i tifosi ad affollare gli stadi, preferiscono puntare su nomi già ben conosciuti dal pubblico italiano, piuttosto che acquistare giovani di prospettiva che però nessuno ha mai sentito nominare.
Ma occorre anche aggiungere che alcuni dei succitati, quali Pastore che si è accasato alla Roma, Cavani che interesserebbe al Napoli (e si tratterebbe di un clamoroso ritorno), Vidal e Kovacic che pare interessino all’Inter (che pure ha già investito parecchio sulla formazione che affronterà le prossime competizioni), sono tutti superiori ai trent’anni: quindi è difficile che, se acquistati oggi, possano essere rivenduti nelle prossime stagioni.
In altre parole, si tratta di una sorta di investimento a fondo perduto. Un po’ come succede a chi oggi decide di andare a finire la carriera in Cina o ieri sceglieva di trasferirsi negli Stati Uniti.
Non sarà che i calciatori che ormai si avviano sul viale del tramonto si sono finalmente resi conto che oltreoceano o in estremo oriente si gioca un calcio finto, solo ben – anzi, benissimo – pagato e niente più?
Così decidono, o sono tentati, di venire qui da noi dove si guadagna decisamente meno, ma almeno si gioca un calcio non fasullo.
Però nei casi di Morata, seguito dal Milan, di Pogba tentato da un bizzarro ritorno alla Juve, di Zaza che sarebbe nel mirino del Toro e di altri, si tratterebbe di giocatori piuttosto giovani e ancora di prospettiva.
Il che lascia pensare che il nostro campionato stia piano piano tornando ad essere, se non il “più bello del mondo”, almeno appetitoso.
Magari non ancora per le grandi stelle, a parte il solito Cristiano Ronaldo (che comunque di anni ne ha quasi 34…), ma perlomeno per quelli che da noi venivano considerati dei fenomeni e che, sottoutilizzati dalle squadre che li hanno acquistati in passato, ora sognano di poter tornare in Italia per giocare con un po’ più di continuità.