Un bel tacer non fu mai scritto. In epoca di social, di censure, di profluvio di informazioni e di chiacchiere, soprattutto inutili, il silenzio potrebbe diventare un’arma vincente. Lo dimostrerebbero i sondaggi di Swg per La 7 a proposito delle intenzioni di voto degli italiani. E la sorpresa silenziosa è rappresentata da Azione, il partito di quel Calenda che – dopo aver annunciato di volersi candidare come sindaco di Roma – è praticamente sparito dalla scena.
Eppure il suo partito, nel sondaggio, vola al 4,1%, staccando Italia viva di Renzi che si ferma al 2,9% nonostante la sovraesposizione mediatica degli ultimi giorni.

Primo partito è sempre la Lega, ma scende dal 23,4 al 23,2%. Prosegue, dunque, la fase di stanca dei salviniani che non riescono ad uscire dal torpore e mancano di iniziativa. Peggio, però, fa il Pd che cede 1 punto percentuale e cala al 19,4%. La pessima gestione dell’emergenza -tra Boccia e De Micheli – non aiuta il partito di Zingaretti che vede avvicinarsi Fdi, ormai al 17,2% con un incremento di mezzo punto. Torna a crescere il Movimento 5 Stelle, risalito al 14,7 (+0,4) mentre Forza Italia perde altrettanto e scende al 5,9%. Anche se Berlusconi assicura che ciò che resta del suo partito è in crescita e qualche forzista ipotizza un poco credibile 10% dei consensi.
Complessivamente, considerando anche Cambiamo di Toti (1%, in calo di 0,2 punti), il centrodestra si colloca al 47,3%, in leggera flessione rispetto alla rilevazione precedente. Mentre a sinistra si rafforzano tutti, a parte Pd e +Europa.

Eppure nella politica italiana nessuno riesce a reagire ai trend negativi. Un certo tipo di comunicazione non funziona? Pazienza, si continua così sperando che la situazione cambi da sola. Ci si illude che il caso, gli episodi, la fortuna incidano sulle preferenze degli elettori. Vietato uscire dalla routine quotidiana. Così in un anno si perdono 10 punti di consenso, ed anche più, ma non si cercano nuove strategie per invertire la tendenza.
In compenso Calenda si ritrova con un partito dilaniato dalle polemiche in alcune città, sparisce dalle prime pagine e, con una politica mirata su obiettivi precisi, si rafforza nell’area del centrosinistra e, forse, anche conquistando consensi tra i moderati del centrodestra.