“Cambiamo ciò che va cambiato”. Sergio Mattarella, con viso tirato e insolitamente pallido, indica la strada per il futuro dell’Italia. Dunque rispetti ciò che ha detto e provveda, se la salute lo sorregge, a cambiare un governo degli Incapaci che non è assolutamente in grado di affrontare i prossimi mesi (non è proprio il caso di pensare ad un futuro di più lunga durata). Perché non basta cambiare la cifra finale, dallo zero all’1, per modificare la realtà. Il primo gennaio del 2021 è identico al 31 dicembre del 2020. E gli Incapaci dell’anno che è finito sono i medesimi dell’anno che inizia.
E non bastano le chiacchiere del discorso presidenziale per assicurare la ripresa economica, resa impossibile dalle idiozie di ministri che avrebbero mandato in rovina anche una bocciofila.

Adesso, finite le esternazioni inutili, si deve attendere di capire se, per una volta, Renzi riuscirà ad essere coerente e sfiducerà il lìder minimo o se, per paura dei “responsabili” prestati da Berlusconi per sostenere gli Incapaci, farà l’ennesima retromarcia.
Non cambierà molto, in ogni caso. Il sistema autoreferenziale procederà sul suo sentiero che si conclude solo con la distruzione di quella che è tornata ad essere una mera espressione geografica. Con dei pagliacci che minacciano punizioni esemplari contro gli italiani che non si vaccineranno non per scelta ma per i ritardi della sanità. Con dei pagliacci che destinano miliardi di euro alle boldrinate, togliendo risorse agli investimenti per la ripresa.

Non si può sperare in una ripresa con pagliacci che schierano le truppe contro chi vuole abbracciare gli amici e le ritira dalla lotta contro spacciatori e mafiosi. Con dei pagliacci che sono in guerra contro la montagna, contro il turismo, contro la ristorazione, contro le partite Iva. Pagliacci contro gli italiani.
Se ne andranno? Probabilmente no. Perché non basterà neppure un atto di coerenza di Renzi. E non c’è da illudersi su un atto di coraggio e di onestà intellettuale di Mattarella. Gli Incapaci non sono in grado di far uscire l’Italia dalla melma in cui l’hanno immersa. Non ci si salva da soli, non ci si salva insieme a questa gentaglia.
