Nona Tappa Tricastela – Sarria
Oggi ci avvicineremo ai “meno 100 chilometri da Santiago”, già perché oggi andiamo a Sarria che dista dalla meta solo 114 chilometri.
Da domani inizierà quello che viene definito il “cammino per tutti” ossia il minimo indispensabile per ottenere la “Compostela” (solo se si percorrono almeno 100 chilometri a piedi fino a Santiago sarà possibile richiedere ed ottenere la Compostela ossia un documento redatto in latino rilasciato dall’autorità ecclesiastica di Santiago de Compostela che certifica il compiuto pellegrinaggio alla tomba dell’Apostolo San Giacomo) e certamente il panorama cambierà drasticamente…incontreremo molte famiglie, molti gruppi parrocchiali, molti bambini e boyscout.
La tappa, così come spiegata nella nostra Bibbia del pellegrino, presentava due percorsi nettamente differenti… uno da 26 km e uno da 22 km. “Ragazzi oggi facciamo l’itinerario più corto! NON voglio sentire un ma…!!!”, zaino in spalla e con il ghigno stampato in faccia proprio di colui che sa di aver fatto “una furbata” partiamo alla volta di Sarria… ma il Cammino ci ha mandato un forte messaggio “non tutte le cose più brevi sono le più semplici”, infatti il percorso da noi scelto era certamente più corto di ben 4 chilometri ma purtroppo con moltissime salite e non tutte “morbide”…
La prossima volta magari impariamo anche a leggere meglio la nostra guida!!!!
I chilometri diminuiscono velocemente anche grazie ai miei due compagni di viaggio e tra una birretta, una battuta e tante risate ci troviamo a Sarria.
Questa città galiziana non è conosciuta per essere la New York di Spagna però rispetto a Tricastela (città in cui abbiamo pernottato la sera prima) a noi è subito apparsa come una meraviglia… locali, bar, ristoranti, un fiume, un ponte, più di 5 vie, un centro storico con tanto di monastero e chiese da visitare… gli occhi brillavano…
Ovviamente essendoci svegliati tardi siamo arrivati nel primo pomeriggio (e quindi “tardi” per il timing pellegrino) e questo non ci ha permesso di trovare posto nei tre Albergue di Sarria (come vi dicevo prima da qui in poi le “canoniche tappe”, ossia quelle indicate dalle guide, saranno sempre affollate e gli Albergue spesse volte saranno tutti al completo) e quindi abbiamo ripiegato su un albergo vero e proprio però dal costo paritetico alle locande per pellegrini (una camera per 3 con il bagno in camera 38 euro con colazione inclusa).
Lasciamo gli zaini in Hotel e non essendo troppo stanchi andiamo subito a bordo fiume per bere e mangiare qualcosa… dopo pochi minuti il nostro tavolo da 3 si allarga ad 8… abbiamo trovato alcuni amici precedentemente conosciuti nel corso di questi primi nove giorni… iniziamo a bere e a “compartir” un centinaio di tapas… avevamo tante cose da raccontarci (persone incontrate, sensazioni, aneddoti, dolori e rimedi medici ai malanni) e dovevamo confrontarci sulle tappe successive e, perché no, cercare di coordinare la partenza per la Città successiva insieme.
Luca e BB, due amici conosciuti il primo giorno, purtroppo terminavano il Cammino e tornavano a casa in Emilia (impegni lavorativi impedivano di arrivare a Santiago) e pertanto prima di tornare ognuno al proprio albergo abbiamo dovuto superare il “rito del saluto”… nella vita normale non è mai stato così pesante eppure qui lo è.. lo è molto… sembra follia eppure salutare una persona che conosci da poco più di una settimana e con la quale hai condiviso alcuni chilometri di camminata, qualche birra, qualche menù del pellegrino ma tante confidenze risulta davvero un macigno… e quando finisci il fraterno abbraccio si strozza in gola la frase “magari ci vediamo a Torino… o organizziamo una cena tutti insieme” anche perché in cuor tuo forse sai che ciò non accadrà nella realtà quotidiana…
Fatti i saluti, con una gioiosa commozione io e i miei amici ci incamminiamo verso l’albergo (questa sera abbiamo un bagno tutto nostro!!!!) pronti per la prossima giornata che prevede l’arrivo a Portomarin dopo 26 chilometri!