L’11 Febbraio inizia l’Anno del Bufalo. E finisce quello del Topo… La battuta viene facile, quasi spontanea. Un anno da sorci come quello testé trascorso è difficile ricordarlo. Da Marzo 2020 rintanati in casa. Barricati. Salvo pochi momenti… Topi in trappola, cavie da laboratorio di un, colossale, esperimento di ingegneria sociale.
E come topi spaventati ci siamo, per altro, comportati. E continuiamo, per lo più, a farlo. Strisciamo veloci per le strade. Sussultando ad ogni rumore. Ad ogni sternuto. Ad ogni, minaccioso, colpo di tosse… Ci siamo, quasi, ridotti a vivere solo avanzi di esistenza. Spazzatura generosamente concessaci. Scarti. E siamo addirittura grati di questo…

Adesso, però, inizia un nuovo anno lunare.. E sarà l’anno del Bufalo.
Chiarisco subito che io non faccio oroscopi. E che di astrologia, anche occidentale, non mi sono mai occupato. Se non per i simbolismi che ricorrono in letteratura. E per la lettura di “Specchio di astrologia” di Max Jacob. Che è un delirio surrealista, sospeso tra l’allucinazione e l’ironica visione mistica. D’altro canto che ci si poteva aspettare da un poeta che, ebreo di nascita, si convertì al cristianesimo perché avrebbe avuto l’apparizione di Cristo, ma che al tempo stesso ballava a piedi nudi, imitando le ballerine di Degas, nell’appartamento di Rue Voltaire che divideva con Picasso? E dove Apollinare e Braque, e tanti altri protagonisti della Parigi folle degli anni ’20, bevevano, ridevano, discutevano…
Ma di questo basti. Anche per non dare ragione al Boro, che l’altro giorno, m’ ha chiamato “er dottor Divago”. Dimostrando, per altro, un’insospettabille cultura per lo meno
cinematografica…
Comunque, se dell’Oroscopo nostro so ben poco, figuratevi di quello cinese. Per cui non so dire se questo anno del Bufalo sia o meno un segno positivo. Non lo so e, sinceramente, non me ne frega niente. Che, in questo caso non è espressione triviale rubata ai miei allievi, bensì citazione storica… Chi ha orecchie per intendere…
Però, ignoranza a parte, l’idea del Bufalo la trovo… suggestiva. Me lo immagino grosso, anzi enorme e con grandi corna ricurve e attorte , come appare su certe grafiche giapponesi, chine su carta di riso… Enorme, lento. Paziente. Abituato al giogo. Alla fatica. Alla sopportazione… Ma quando si infuria….
Quando si infuria il Bufalo è peggio della tempesta. Rompe ogni catena e carica a testa bassa. Senza guardare in faccia a nessuno. ‘Ndo cojo cojo, per dirla coi raffinati virgulti cui tento, nonostante tutto, di insegnare italiano e latino…
Insomma, per uscir di metafora, che poi è metafora da poco, palese scoperta, il Bufalo non è il Topo. E mi piacerebbe assai che col nuovo anno lunare un popolo di sorci pavidi e proni, si rivelasse essere, invece, una mandria di bufali. Pazienti certo… ma con la pazienza ormai agli sgoccioli.

Fantasie. O, peggio, illusioni. Comunque è prossimo quello che noi chiamiamo Capodanno Cinese. E che, ad essere un po’ più precisi, è la Festa della Luna di Primavera. Che celebra la rinascita della natura, con grandi banchetti e riti che erano antichi già ai tempi di Confucio…. Parate e danze di figure mascherate. Al centro la Danza del Dragone. Che rappresenta i cicli delle stagioni. E l’evolversi dell’anno. Sempre uguale e sempre diverso.
In Cina sarà festa grande. La grande paura del COVID lì è superata da un pezzo. E l’impero di Mezzo ha ripreso, inesorabile la sua marcia… Lì i Draghi danzeranno per le vie di tutte le città e di tutti i paesi… Qui da noi
No , a questo punto, l’analogia, il gioco di allusione verrebbe facile. Spontaneo. Troppo.
Preferisco evitare… Tanto….