“Caravaggio? Oggi sarebbe censurato. Fazio non lo inviterebbe mai nelle sue trasmissioni”. Pietrangelo Buttafuoco pare sempre più disgustato per la situazione italiana. E in un’ottima intervista di Narda Frisoni per Fp Federal Post, spara senza pietà contro un sistema culturale che provoca disgusto in chiunque non abbia la vocazione del servo a caccia di denaro.
“Noi in Italia siamo un’eccezione rispetto a quello che da sempre è stato l’andazzo creativo spirituale potentissimo dell’arte, che ha fabbricato sempre negli artisti un elemento di sovversione, eversione di delinquente allegria. Mentre noi abbiamo artisti che sono tutti più o meno gendarmi del pensiero unico , sceriffi a disposizione dello status quo, moralisti insopportabili“. Difficile dar torto all’intellettuale siciliano che ha scelto di essere libero.
Ma i gendarmi del pensiero unico obbligatorio sono perfettamente funzionali ad un sistema di potere privo di qualità con l’unica eccezione dell’abilità di occupare ogni posto disponibile in ogni settore. Agevolato, il potere, dalla totale irrilevanza delle opposizioni. “Esiste ancora il centrodestra? Non credo”. Per Buttafuoco l’immagine della fine è rappresentata dalla patetica comparsata del sultano di Arcore nella faziosissima trasmissione di Fazio. Omaggiato, riverito il vecchio leader di Forza Botulino per aver accettato di umiliarsi e di piegarsi al rito salvifico dell’intervista dal pretino progressista, nella trasmissione condita dall’altissimo livello culturale di Littizzetto.
D’altronde gli altri partner dell’inesistente centrodestra sono usi a confrontarsi sempre a livelli altissimi con Barbara D’Urso.
Cosa potrebbe chiedere di più il sistema che ha espresso il governo degli Incapaci? Nelle scorse settimane il centrodestra si vantava di aver addirittura organizzato un incontro con alcuni sindaci di poche vallate alpine piemontesi. Mentre, in contemporanea, il Pd occupava tutte le poltrone di vertice dell’Uncem (l’unione dei comuni e degli enti montani) a livello nazionale e locale. Strano che l’incontro del centrodestra non abbia spaventato e fermato il Pd.
Eppure Buttafuoco riconosce che esiste la voglia di non accettare questa omologazione, questa lottizzazione senza freno e senza qualità. Peccato che manchi una opposizione in grado di trasformare questa rabbia, questa insoddisfazione in un progetto politico che superi le banalità, il provincialismo, gli slogan e la paura di governare.