Sei musei, compreso l’unico dedicato al mare in Piemonte. E poi un centro storico affascinante, antico e ben conservato. Senza dimenticare la Sagra del peperone che attira sempre più pubblico anche per le numerose iniziative collaterali. Eppure, per la guida che Lonely Planet ha dedicato al Piemonte, Carmagnola non esiste. Neppure per il nome che ha ampiamente superato i confini della regione subalpina. Alla Lonely, evidentemente, mai hanno sentito parlare del “Conte di Carmagnola”, e infatti non citano la tragedia manzoniana.
Ed agli autori della guida deve essere sfuggito anche il vestito omonimo francese, e pure il canto della rivoluzione (il celebre Ça ira..) il cui titolo era appunto La Carmagnole, come l’abito.
Niente da fare, alla Lonely Planet non interessa proprio. Ovviamente i giudizi sono personali e rispettabili. Però è davvero curioso che la cittadina in provincia di Torino sia stata totalmente ignorata nonostante la guida sia stata realizzata per conto della Regione Piemonte. Né il passato né il presente hanno meritato una citazione. Ed allora, escludendo che gli autori abbiano avuto storie private dolorose a Carmagnola per le quali abbiano deciso di punire tutta la città, si può pensare che sia totalmente mancata la capacità di comunicare da parte del sindaco piemontese. Perché non solo la città merita una visita, ma anche le iniziative culturali e commerciali non mancano.
Dunque manca la promozione, la comunicazione. E non è una mancanza da poco. Perché è accettabile se non si ha nulla da far conoscere ed apprezzare. Ma diventa grave quando la cittadina è bella e viva. E non sarebbe difficile promuoverla in modo giusto, senza svenarsi ma valorizzando le non poche eccellenze. Magari iniziando a comunicare con gli uffici regionali che si occupano di promozione e turismo, di cultura e persino di economia. Tra l’altro Regione e Comune sono guidati dalla medesima maggioranza politica. Ma forse è proprio questo il problema..