Chi pensa che un agriturismo debba essere un luogo dalla pulizia improbabile, caratterizzato da un servizio approssimativo e con cibo genuino ma preparato senza professionalità ai fornelli, si ritroverà completamente spiazzato arrivando alla Cascina Faletta, in regione Mandoletta 81 nel comune di Casale Monferrato. L’unico elemento in comune è la genuinità dei prodotti utilizzati in cucina. Dai vini prodotti dalla famiglia Rosso (che è anche la proprietaria dell’agriturismo) a tutta la materia prima del territorio, interpretata magistralmente dallo chef Paolo Viviani, novarese di nascita ma veneto di origine (Venezia e Rovigo).
Osteria piemontese di qualità, si può definire. Cucina che punta sulla tradizione ma che la rende più adatta al gusto ed anche alla vista dei nostri giorni. Con una grande attenzione alla convivialità poiché, tra le proposte, figura anche un antipasto di 6 portate servito al centro tavola per la condivisione tra i commensali. Battuta di fassona, coniglio sott’olio, insalata russa, torta salata con carciofi e fonduta, uovo morbido con gorgonzola e noci, crostino di polenta con salame cotto. E poi tajarin all’uovo con asparagi, gnocchi con fave e salsiccia di Bra, trancio di baccalà (emerge l’anima veneta dello chef..) con acciughe e mugnoli, cosciotto di agnello. Per chiudere con salame di cioccolato ai krumiri (tipici biscotti casalesi), semifreddo al pane di segale con zuppetta di arance e yogurt, panna cotta al frutto della passione. Da gustare un olio insolito ma eccezionale, prodotto da ulivi del Monferrato.
Ovviamente c’è solo l’imbarazzo della scelta per l’abbinamento con i vini della cantina di cui si occupa Lorenzo Rosso, il giovane figlio di Elena e Giovanni che hanno rilevato la Cascina nel 2013. Pinot nero Tre fucili, Barbera Braja, Barbera La Pignola (dedicato ad una rivale, sconfitta, nel programma dei 4 ristoranti di Alessandro Borghese), Rosso di Rosso (Syrah, Barbera e Pinot Nero), Grignolino Baudolino, Primo Grigio (ottenuto da uve di Pinot grigio), Chardonnay Primo Bianco, Chardonnay Myricae, Brut Incontro (spumante ottenuto con Metodo Martinotti, altro omaggio al territorio), Pinot nero spumante Marchesa Virginia. Per un totale di 35mila bottiglie ottenute dalle vigne su 15 ettari.
La Marchesa Virginia era colei che, nel 1881, aveva fatto costruire la Cascina. E che aveva sposato l’armatore genovese Rubattino, la cui famiglia un tempo veniva ricordata nei libri di storia per aver messo a disposizione le navi a Garibaldi per la spedizione dei Mille. Storie affascinanti che è piacevole farsi raccontare dalla madre di Lorenzo mentre si visitano le eleganti sale da pranzo – 60/70 coperti che, per eventi, possono salire sino a 130 – oppure mentre si scoprono le 8 stanze ed i 2 appartamenti a disposizione degli ospiti dell’agriturismo. O ancora a bordo della piscina affacciata sulle colline del Monferrato.
Le stanze per gli ospiti sono state recuperate con grande attenzione al rispetto della tradizione. E con altrettanto grande rispetto dell’ambiente che caratterizza l’intera attività della Cascina Faletto. La vigna è bio, il riscaldamento ed il raffrescamento estivo sono garantiti da pannelli solari e da sonde geotermiche. Qualità, ambiente, buon vivere. Per una vacanza o per riposarsi dopo gli incontri di lavoro in città.